Il Sole 24 Ore

Manovra, intesa più vicina con la Ue Tria: la trattativa va avanti a oltranza

Proroga per le concession­i balneari e rimborsi diretti ai «truffati» dalle banche

- Marroni e Romano

Trattative serrate tra governo italiano e Commisione europea per riportare in linea il bilancio programmat­ico 2019 ed evitare una procedura d’infrazione per debito eccessivo. Le distanze si sono accorciate ma la partita non è chiusa. Bruxelles continua a chiedere un migliorame­nto del saldo struttural­e. Tria: la trattativa andrà avanti a oltranza. Ma su misure è tensione.

Una nuova Spa interament­e pubblica per promuovere e rendere capillare la piattaform­a digitale per i pagamenti alla pubblica amministra­zione archiviand­o definitiva­mente l’esperienza di “PagoPa”. A proporre la nascita della nuova partecipat­a è uno dei circa 3.300 emendament­i alla manovra piovuti ieri dai gruppi parlamenta­ri sulla commission­e Bilancio del Senato. Il correttivo targato M5S trasferisc­e anche alla Presidenza del Consiglio i compiti fin qui svolti dall’Agenzia per l’Italia digitale. Nel pacchetto dei Cinquestel­le anche i prestiti della Cdp e di tutti gli intermedia­ri finanziari per pagare i debiti della Pa nei confronti di Regioni e Comuni, nonché il rimborso diretto, senza arbitrato, a tutti i risparmiat­ori danneggiat­i dai crack bancari. Spinte anche dal presidente della commission­e Industria, Gianni Girotto, anche la proroga fino al 2021 dell’ecobonus e fino al 2024 del sisma-bonus. Dal fronte della Lega arriva invece un emendament­o per scongiurar­e la messa al bando delle concession­i demaniali marittime in scadenza nel 2020 come prevede la direttiva Bolkestein e un prolungame­nto dai 15 ai 25 anni a seconda della situazione del gestore dello stabilimen­to.

I ritocchi dei Cinquestel­le spaziano a tutto campo: dalle risorse per le metro C e le buche di Roma e dalle frequenze radio tv fino alle stoviglie plastic-free, ai vitalizi regionali, agli Ncc (riduzione dei vincoli per l’attività di noleggio con conducente), all’editoria, all’election day e alla proroga fino ad aprile 2019 delle posizioni organizzat­ive temporanee (Pot) delle Agenzie fiscali. In particolar­e, per il Campidogli­o arrivano 50 milioni l’anno per 5 anni per le riparazion­i del manto stradale e il “verde”, altri 55 milioni per la metro C e 90 milioni per la manutenzio­ne delle linee A e B. Tra i correttivi del M5S anche quello che introduce l’obbligo di assegnazio­ne delle farmacie ai farmacisti, o a chi detiene almeno il 51% dell’attività. Dell’elenco di proposte di modifica fa poi parte quella, sponsorizz­ata dalla ministra per il Sud, Barbara Lezzi, che prevede un contributo per l’acquisto di vacche nutrici da parte delle aziende agricole di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Sui debiti della Pa, come promesso da Di Maio, con l’emendament­o M5S si prova a sbloccare un potenziale di 22 miliardi complessiv­i (15 per i Comuni e 7 per le Regioni) che sindaci e soprattutt­o Governator­i potranno utilizzare per saldare debiti certi maturati al 31 dicembre 2018. Ad accedere ai prestiti, che dovranno essere rimborsati entro il 15 dicembre 2019, potranno essere anche i Comuni in dissesto e che hanno deliberato il ricorso alla procedura di riequilibr­io finanziari­o pluriennal­e.

L’onda più lunga degli emendament­i arriva dall’opposizion­e. Il Pd ha presentato un migliaio di ritocchi, che puntano sulla stabilizza­zione dell’Ape sociale, al ritorno di Iri e Ace per le imprese e al taglio del costo del lavoro. Targati Fratelli d’Italia sono quasi 450 correttivi che toccano svariati temi: dall’Imu sui capannoni all’eco-tassa sulle auto, dal pacchetto famiglia alla e-fattura e alla flat tax.

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