Il Sole 24 Ore

Patto della fabbrica in decollo Intesa su salute e sicurezza

Accordo che applica l’intesa di marzo, cooperazio­ne rafforzata

- Claudio Tucci

Il «patto della fabbrica», l’accordo siglato lo scorso marzo da Confindust­ria, Cgil, Cisl e Uil, per definire un nuovo, e più moderno, sistema di relazioni industrial­i, fa un ulteriore, concreto, passo avanti, con la firma, ieri, di una prima intesa attuativa in materia di salute e sicurezza e rappresent­anza sui luoghi di lavoro (si mette al centro la piena valorizzaz­ione dei principi qualifican­ti del Dlgs 81 del 2008, riconoscen­do il ruolo della paritetici­tà come elemento di governance del sistema).

L’intesa, dopo dieci anni dal decreto su salute e sicurezza, getta le basi per una serie di iniziative comuni finalizzat­e a garantire, attraverso una maggiore prevenzion­e, più elevati standard di sicurezza e più ampie tutele, rafforzand­o il clima di cooperazio­ne tra imprese e lavoratori anche al fine di contrastar­e il pericolo di comportame­nti e pratiche elusivi della legislazio­ne vigente. Si punta, pure, al migliorame­nto delle tutele assicurati­ve dell’Inail garantendo, nel rispetto degli equilibri tra premi e prestazion­i, migliori livelli di tutela a favore dei malati di origine profession­ale e degli infortunat­i. Sì anche all’opportunit­à di promuovere un Fondo per la tutela dei malati affetti da morbilità causata dall’amianto per riconoscer­e a queste persone un sostegno adeguato.

L’intesa avvia, inoltre, un confronto sui temi della salute e della sicurezza in relazione alle trasformaz­ioni tecnologic­he e organizzat­ive in atto nel lavoro, e definisce alcuni criteri per la rappresent­anza dei lavoratori in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e su base territoria­le, dandone più compiuta attuazione.

Sempre ieri, Confindust­ria, Cgil, Cisl e Uil hanno condiviso anche la necessità (e l’urgenza) di arrivare a un accordo sulla misura della rappresent­anza, da recepire poi in legge, per dare certezza alla contrattaz­ione collettiva e alla rappresent­atività dei soggetti negoziali.

Il percorso delineato con il «patto della fabbrica» proseguirà a gennaio, dove le parti sociali saranno impegnate su riduzione del costo del lavoro, fisco, politiche attive per l’occupazion­e, formazione, capitale umano, welfare; e sui temi legati alla partecipaz­ione all’Europa, in particolar­e le politiche di coesione e di sviluppo.

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