Il Sole 24 Ore

IL RISCHIO «CURVA» TORNA A TURBARE WALL STREET

- Di Morya Longo

L’ottimismo su un possibile accordo commercial­e tra Stati Uniti e Cina lascia il posto al pessimismo sull’andamento dell’economia globale. A partire da quella americana. Per questo ieri, in una giornata volatile, la Borsa di Wall Street ha vissuto una giornata all’insegna della debolezza. Il mercato, accantonat­o l’entusiasmo per una guerra commercial­e forse sventata, è tornato a guardare le incognite che riguardano il 2019. Prima fra tutte: la crescita. Ieri un sondaggio realizzato da Reuters ha dimostrato che 30 strategist su 40 credono che la curva dei rendimenti Usa si invertirà nei prossimi 12 mesi e 15 di loro nei prossimi sei. Questo significa che i rendimenti dei titoli di Stato a breve scadenza saranno più elevati di quelli a lungo termine. Quando questo è accaduto, nella storia, è sempre stato presagio di recessione. Per questo la curva dei rendimenti, come una moderna Sibilla Cumana, è guardata con una certa apprension­e. Infatti metà degli strategist intervista­ti ritiene che la recessione seguirà entro i successivi due anni. Ma guardando al 2019, la maggioranz­a degli economisti continua a prevedere un’economia Usa in crescita, pur a un ritmo più blando.

INVERSIONE CURVA USA

30 strategist su 40 credono che la curva si invertirà

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