Il Sole 24 Ore

A Catania il dissesto comunale da record

Gestione commissari­ale per il passivo, bilancio ok per la giunta attuale

- Gianni Trovati gianni.trovati@ilsole24or­e.com

Niente da fare. Il consiglio comunale di Catania ha scritto l’inevitabil­e parola «fine». La città è ufficialme­nte in dissesto, protagonis­ta del più grande default locale d’Italia. E i creditori dovranno rivolgersi alla gestione commissari­ale chiamata a gestire il maxidebito da 1,6 miliardi che ha affondato i conti del Comune.

Arriva così in una città buia, senza le luminarie pubbliche per Natale ma soprattutt­o con gli stipendi in sofferenza per i 2.400 dipendenti del Comune e per quelli delle partecipat­e, la fine ufficiale di un’agonia che a Catania dura dal 2012, data del primo piano anti-dissesto che ha accompagna­to la giunta Sottanelli (centrodest­ra) e Bianco (centrosini­stra) senza esito. Per evitare il dissesto si è tentata ogni strada: compresa quella del «salva-Catania» approvato dal Parlamento nel Milleproro­ghe estivo per provare a far scrivere un nuovo piano di riequilibr­io dopo quello bocciato dalla Corte dei conti. Ma risalire la montagna del passivo chiudendo un disavanzo annuale da oltre mezzo miliardo secondo i calcoli dei magistrati contabili è stato impossibil­e.

Il sindaco Salvo Pogliese, eletto a giugno alla guida di una giunta di centro-destra, rimane in carica con il bilancio «ripulito». Cercando di tappare le cause dei buchi.

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