Dagli artigiani la richiesta di stop allo split payment Confartigianato e Cna chiedono attenzione sulle misure per la crescita
Sfruttare il debutto dell’obbligo della fattura elettronica tra “privati” per eliminare una serie di altri adempimenti Iva che gravano sulle imprese a partire dallo split payment e dal reverse charge. È una delle proposte avanzate nel corso del videoforum online organizzato ieri dal Sole 24 Ore a cui hanno partecipato Stefania Multari, direttore relazioni istituzionali di Confartigianato, e Claudio Giovine, direttore divisione economica di Cna. Un debutto non privo di preoccupazioni per il mondo delle piccole imprese. Anche per questo dai rappresentanti delle associazioni di categoria è emerso l’auspicio di un’ulteriore possibile estensione della moratoria sulle sanzioni, che la conversione del decreto fiscale ha portato fino a settembre per i contribuenti Iva «mensili».
Ma le istanze già sottoposte nei tavoli governativi degli ultimi giorni, anche in vista di interventi last minute in manovra, sono accomunate dal filo rosso della crescita e dello sviluppo. Oltre agli auspicati interventi per rendere più snelli e semplici gli appalti pubblici e imprimere una spinta ai pagamenti della Pa estendendo la compensazione diretta con i debiti erariali, Multari sottolinea l’esigenza di puntare sul lavoro: «Il riferimento in particolar modo è al rilancio dell’apprendistato. Le nostre imprese hanno bisogno di giovani preparati».
Giovine ha posto l’accento sul problema dei finanziamenti: «Il credito alle imprese più piccole continua a decrescere. Ci aspettiamo soluzioni sulla garanzia pubblica per riavvicinare il mondo bancario a quello produttivo».
Tra le note positive segnalate dai rappresentanti di Confartigianato e Cna, l’aumento a 65mila euro della soglia di ricavi e compensi per l’accesso al regime forfettario e la conferma con modulazione in base alle dimensioni aziendali delle misure del pacchetto «Industria 4.0».