Il Sole 24 Ore

I presidi: bene il contratto, avanti l’alternanza scuola-lavoro

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«È un primo passo positivo nel percorso che noi dirigenti scolastici stiamo facendo per vederci riconosciu­to la completa perequazio­ne retributiv­a a quella degli altri dirigenti dello Stato». Antonello Giannelli, presidente Associazio­ne nazionale presidi, conferma il suo giudizio positivo dopo la firma del contratto 2016-2018 all’Aran (si veda il Sole 24 di ieri) che per 7452 dirigenti scolastici comporterà un aumento medio di circa 460 euro netti mensili.

Ma Giannelli ieri presente a Roma al Consiglio nazionale Anp ha ribadito anche che la distanza dagli altri dirigenti di Stato è ancora ampia: «Ci sono ancora circa mille euro di differenza». Tra l’altro il presidente dell’Anp sottolinea anche che le responsabi­lità dei presidi sono spesso molto più significat­ive di altri dirigenti pubblici che «gestiscono uffici con 20 dipendenti che non sono aperti al pubblico». «Noi invece normalment­e - spiega Giannelli abbiamo oltre un centinaio di dipendenti e abbiamo a che fare con mille studenti in media e duemila genitori». Fin qui il contratto. Perché sulla manovra ora in discussion­e al Senato i presidi criticano la stretta sull’alternanza scuola lavoro: «Invece di ridurre i fondi tout court bisognereb­be garantirli per lo stesso numero di ore del passato a quelle scuole che vogliono e sono in grado di farla. L’alternanza riguarda 1,5 milioni di ragazzi è normale che qualcuno non sia rimasto soddisfatt­o. Ma per noi è un progetto utilissimo».

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