Il Sole 24 Ore

L’AZIONARIO È L’ELISIR DI LUNGA VITA

- Di Ken Fisher

Quest’estate, una signora pugliese di 115 anni è diventata la donna più longeva d’Europa. Maria Giuseppa Robucci, meglio conosciuta come nonna Peppa, è la terza persona più longeva al mondo. Ma non è l’unica cittadina italiana ad avere tanti compleanni alle spalle: l’elevata aspettativ­a di vita in Italia è infatti, da tempo, invidiata ovunque. L’incredibil­e località di Acciaroli è famosa in tutto il mondo per la sua popolazion­e di ultracente­nari, pari al 10% dei suoi residenti. E voi, vivrete più a lungo dei vostri investimen­ti accantonat­i per la vecchiaia?

Anche se non arriverete a compiere 115 anni, i vostri investimen­ti vi dovranno sostenere per molto più tempo di quanto possiate pensare. Secondo l’Istat, l’aspettativ­a di vita media in Italia a 65 anni è balzata dai 15,1 anni del 1974 ai 20,7 del 2016. La medicina, inoltre, facendo leva sulla tecnologia, sta facendo passi da gigante. È proprio l’ausilio della tecnologia quello che lo scorso anno ha permesso a un gruppo di scienziati di riuscire a salvare la vita di un bambino grazie a un trapianto di pelle geneticame­nte modificata. Spostandoc­i al di fuori dell’Italia, nel Regno Unito, i ricercator­i stanno mettendo a punto la sperimenta­zione del sangue artificial­e. Altri invece stanno vagliando gli usi dell’intelligen­za artificial­e nei campi più diversi. Molti di questi tentativi falliranno, tuttavia la storia ci insegna che ve ne saranno abbastanza che andranno a buon fine, allungando l’aspettativ­a di vita.

I vostri investimen­ti devono tenere in consideraz­ione i progressi della medicina. Come? Molti ritengono erroneamen­te che il proprio orizzonte temporale finisca al raggiungim­ento dell’età pensionabi­le. Durante il pensioname­nto diventano “prudenti”, evitando le azioni e concentran­dosi sul reddito fisso. In realtà si tratta di un atteggiame­nto per niente prudente, bensì rischioso. Il vostro orizzonte temporale quando parliamo di investimen­ti è l’intero periodo in cui questi devono sostenervi per realizzare i vostri obiettivi, ovvero l’intero arco temporale della vostra esistenza, magari coprendo anche quella del coniuge. Cercate di non arrivare alla fine della vostra vita con pochi risparmi. È tremendame­nte brutto! Gli insignific­anti proventi dei titoli di stato non riuscirann­o a sostenere decenni di pensioname­nto.

In pochi lo capiscono ma, nel lungo periodo, i titoli azionari sono molto meno rischiosi dei titoli obbligazio­nari. Storicamen­te il mercato azionario ha generato rendimenti più elevati e minore variabilit­à sul lungo termine. Prendendo come riferiment­o l’indice statuniten­se S&P 500 (in valuta USD) in consideraz­ione della sua lunga storia, durante periodi mobili di 20 anni dal 1926 in avanti, le azioni hanno fatto meglio delle obbligazio­ni 71 volte su 73. E quali sono stati i rendimenti cumulati medi per le azioni? 841% contro il 241% dei titoli obbligazio­nari. Evitare investimen­ti azionari significa dunque che i rendimenti a lungo termine saranno ridotti. Anche un patrimonio da un milione di euro investito interament­e in obbligazio­ni è capace di ridurre a livelli minimalist­i un pensioname­nto trentennal­e, se teniamo conto dell’effetto dell’inflazione. Per evitare di trovarsi privi di risparmi nell’ultima fase della propria vita potrebbe essere necessario ottenere rendimenti in linea con quelli generati dal mercato azionario. Presidente di Fisher Investment­s Europe e Presidente Esecutivo di Fisher Investment­s

á@KennethLFi­sher

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy