La Fifa di Infantino riprogramma il football globale
L’edizione 2018 dell’ex Coppa Intercontinentale si sta disputando ad Abu Dhabi e si concluderà il 22 dicembre La Federazione internazionale punta però a creare dal 2021 una «Fifa Club World Cup» biennale con 24 team
La Fifa del presidente Gianni Infantino sta delineando il futuro del nuovo calcio globale anche in contrapposizione con alcune confederazioni come la Uefa. Pochi giorni fa Infantino ha dichiarato di avere i consensi per far partire il nuovo format a 48 squadre del mondiale per le nazionali già dall’edizione del 2022 in Qatar.
Ma soprattutto il presidente Fifa vorrebbe accelerare i preparativi per attuare uno dei capisaldi del suo programma di rinnovamento del football globale, vale a dire la “Fifa Club World Cup”. Si tratta della ex Coppa Intercontinentale oggi trasfusa nella Coppa del mondo per club disputata a dicembre fra le squadre detentrici delle Coppe continentali.
La partita inaugurale dell’edizione 2018, disputata lo scorso 12 dicembre, è stata vinta ai rigori dai padroni di casa l’Al Ain FC, vincitori della UAE Pro-League 2017/18, sui neozelandesi del Team Wellington. Le partite si giocheranno nell’emirato di Abu Dhabi, tra l’Hazza Bin Zayed Stadium di Al Ain e lo Zayed Sports City Stadium, l’impianto sportivo della capitale (scelto per le finali).
Infantino vorrebbe ampliare la competizione a 24 team (soprattutto europei e sudamericani di blasone) con otto gruppi da tre e poi match da dentro o fuori. La Fifa Club World Cup diverrebbe biennale e sarebbe spostata da dicembre a giugno negli anni dispari per evitare sovrapposizioni con le Nazionali (si potrebbe iniziare nel 2021 in Qatar). Un vero e proprio Mondiale per club con mega-introiti da ripartire equamente tra Fifa e società partecipanti. Presenting Partner dell'evento è già oggi il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba.
Lo scorso aprile come riportato dal Financial Times sarebbero stati avviati colloqui tra la Fifa e una cordata internazionale, guidata dal colosso giapponese delle telecomunicazioni SoftBank e di cui farebbero parte investitori cinesi, sauditi, americani e degli Emirati Arabi, pronta a mettere sul piatto 25 miliardi di dollari per la nuova competizione internazionale. L’organismo di governo del calcio avrebbe il 51% di una joint venture creata su iniziativa di SoftBank. Infantino da Buenos Aires all’assemblea annuale della Conmebol ha di fatto confermato l’interesse di grandi aziende per una versione extralarge del mondiale per club «Questo è un buon segno - ha aggiunto . La domanda non è se dobbiamo fare un Club World Cup più significativo, ma piuttosto perché non è stato fatto finora». Si è anche parlato di investitori pronti a pagare 12 miliardi di dollari per quattro edizioni (2021, 2025, 2029, 2033), con i due terzi assegnati ai cllub. Oggi il mondiale per club prevede la partecipazione di sette team a cui vanno meno di dieci milioni di dollari.
L’Al Ain rappresenta il paese ospitante ed è presieduto dallo sceicco Hazza bin Zayed Al Nahyan, quinto figlio di Zayed bin Sultan Al Nahyan, fondatore e primo presidente degli Emirati Arabi Uniti. Tra i fratelli di Hazza bin Zayed Al Nahyan c'è Mansour, proprietario del Manchester City. L’Al Ain Football Club gioca le sue partite proprio all'Hazza Bin Zayed Stadium. L'impianto da 25 mila posti è di proprietà del club ed è stato inaugurato nel 2014 dopo meno di due anni di lavori. I neozelandesi del Team Wellington già eliminati, detentori dell’OFC Champions League, hanno ricevuto un premio di consolazione di mezzo milioni di dollari. Una cifra enorme per un club che nel 2017 ha dovuto raccogleire 15mila euro con un’iniziativa di crowdfunding per coprire le spese di gestione e ha uno stadio da 2.250 posti.
La squadra favorita per la vittoria della FIFA Club World Cup 2018 è il Real Madrid, che punta al terzo successo consecutivo. I madrileni possono contare su ricavi operativi per circa 750 milioni, con l'ultimo bilancio che si è chiuso con un utile di 31 milioni. Secondo Forbes il club guidato da Florentino Perez vale più di 4 miliardi di dollari, un valore inferiore solo a quello della franchigia di football americano dei Dallas Cowboys (4,8 miliardi) e del Manchester United (4,12 miliardi). Proprio al Santiago Bernabéu, stadio del Real, il River Plate ha vinto la Copa Libertadores 2018 battendo il Boca Juniors. Il River è conosciuto come la squadra seguita dai ricchi borghesi della capitale argentina. Secondo Forbes, con un valore di 172,9 milioni di dollari, i “Millonarios” sono il nono club di calcio più ricco del continente americano. Dopo le difficoltà economiche degli ultimi decenni, il presidente Rodolfo D’Onofrio si è detto orgoglioso dell'attuale gestione economica, che ha portato il River ad investire sul mercato 38 milioni di dollari negli ultimi due anni.
Real e River sono attese alla finale del 22 dicembre. I Blancos in semifinale sono attesi dai giapponesi del Kashima Antlers del presidente Hiroshi Shono e del direttore tecnico Zico che ieri si sono imposti per 3 a 2 sui messicani del Deportivo Guadalajara. Il club messicano appartiene a Jorge Vergara che ha fondato nel 1991 la Omnilife, azienda di integratori alimentari e di prodotti per la cura della persona che genera entrate annue per 380 milioni di euro (61 dall’area sportiva). I contenuti relativi al Guadalajara vengono trasmessi su Chivas TV, piattaforma streaming di proprietà. Il River invece se la vedrà con l’Al Ain che sempre ieri ha battuto per 3 a 0 l’Espérance de Tunis. Il presidente del club è Hamdi Meddeb, a capo della Delizia Holding, attiva nel comparto lattiero-caseario con 240 milioni di euro di fatturato nel 2017.