Il Sole 24 Ore

SPALLE STRETTE CONTRO L’INGIUSTIZI­A

- Luigi Paini

Sulle sue spalle si è accumulato un peso enorme. Insostenib­ile per chiunque, ma non per lei: Nadia Murad. Una giovane donna della minoranza yazida, nel Kurdistan iracheno, fatta schiava e violentata insieme a decine di altre donne della sua comunità dai carnefici dell'Isis, mentre gli uomini venivano massacrati. Fuggita avventuros­amente, arrivata in Europa, Nadia ha subito iniziato una campagna in favore del suo popolo, che l’ha portata nei giorni scorsi al Premio Nobel per la Pace. Due spalle all’apparenza esili, un volto sofferente ma fermo, occhi che raccontano da soli la profondità della tragedia vissuta. Dal momento della fuga la linea è tracciata: bisogna mobilitare il mondo perché quanto sta avvenendo nei suoi villaggi cessi immediatam­ente e i responsabi­li vengano puniti. Seguiamo le giornate di questa ragazza, i suoi molti momenti pubblici e il nuovo calvario delle interviste televisive (con domande, molte volte, che davvero ci fanno vergognare per la loro totale mancanza di empatia e sensibilit­à). Per fortuna c’è anche qualche raro momento di vita privata, un piatto preparato in cucina o le prove, insieme al fedele collaborat­ore, dei discorsi da tenere in giro per il mondo. Ma sopra ogni cosa contano gli incontri con i membri in esilio della comunità. In Grecia, in Germania, in Canada. Uomini, donne, vecchi e bambini uniti dal dolore e dalla flebile speranza di poter tornare, un giorno, nella propria patria. Un solo collante, un solo motivo di fiducia: quelle due piccole spalle di Nadia. Non una super-eroina, non una Wonder Woman: solo una ragazza come milioni di altre, che dal dolore più atroce ha tratto la forza per non smettere mai di lottare.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy