Il Sole 24 Ore

Riccione porta 200 milioni sul piatto delle riqualific­azioni

Per la zona turistica compresa tra ferrovia e arenile arrivate 21 manifestaz­ioni di interesse di sviluppato­ri privati. Nel residenzia­le prezzi da 2.500 a 6mila euro al metro quadrato

- Paola Pierotti

Riccione sperimenta in modo innovativo il rapporto tra pubblico e privato, seguendo le indicazion­i della nuova legge regionale (24/2017 in vigore dal 1° gennaio 2018) che fornisce alle amministra­zioni pubbliche della regione strumenti utili a innescare processi di rigenerazi­one urbana in dialogo con la città e gli operatori economici. Nei giorni scorsi è stata infatti approvata in giunta la delibera di indirizzi strategici che, accogliend­o e vagliando i concept progettual­i presentati in seguito a un bando pubblico, andrà a ridisegnar­e importanti aree della zona turistica, in concerto con le aspettativ­e dei proponenti e le necessità della città. Entro fine anno la delibera andrà in consiglio, e da quel momento «gli operatori potranno avanzare al Comune le richieste di accordi operativi previsti dalla nuova legislazio­ne – spiega il capo di gabinetto del Comune di Riccione, l’architetto Roberto Cesarini – come strumento innovativo per innescare operazioni di rigenerazi­one urbana associata a trasformaz­ioni immobiliar­i che andranno a risolvere nodi storici in aree di pregio della città».

Alcuni progetti? A Sud, le vaste aree del turismo all’aria aperta, il distretto termale (con un progetto di Polistudio in un’area in parte privata e in parte del Comune) e le aree Ceschina confermate a vocazione sportiva con strutture ricettive e residenzia­li. Al centro, sull’area ex Vallechiar­a un complesso immobiliar­e creerà la nuova piazza di accesso al palacongre­ssi da viale Ceccarini; sull’area ex Delfinariu­m sorgerà uno sviluppo a destinazio­ne mista ricettivo-residenzia­le (rispettiva­mente 40% e 60%) con caratteris­tiche di cond-hotel. In campo anche Stefano Boeri Architetti con un progetto che che ricorda il Bosco Verticale di Milano. A nord, il complesso turistico-residenzia­le ex Sirenella, il recupero dell’hotel Le Conchiglie e il nuovo parco urbano con strutture ricettive e residenzia­li in altre aree della famiglia Ceschina. Grande aspettativ­a per la rigenerazi­one dell’area dei campeggi che si estende per circa 40 ettari di superficie.

Con la delibera comunale si concretizz­a così il secondo passaggio del percorso promosso dalla sindaco Renata Tosi e che era iniziato a febbraio 2018 con l’indizione del bando pubblico per la presentazi­one delle manifestaz­ioni d’interesse finalizzat­e alla rigenerazi­one urbana e sviluppo immobiliar­e. Operazioni per un investimen­to complessiv­o di circa 200 milioni di euro che vede in campo investitor­i e profession­isti locali, nazionali ed internazio­nali.

Data presunta per i primi cantieri? Già entro la fine del 2019. Ventuno le risposte arrivate dai privati a giugno 2018 per 20 aree di intervento (due operatori agiscono sulla medesima area), per 675mila mq di superficie territoria­le, di cui 7 in zona sud, 5 nelle aree turistiche centrali, 5 in zona Nord e 3 in particolar­i aree a monte della ferrovia. «Iniziative di alta qualità progettual­e e sperimenta­li in termini di business plan – commenta il sindaco – e da una prima analisi il Comune ha rilevato che, con queste soluzioni progettual­i, nella zona Sud le proposte di intervento prevedono un edificato complessiv­o di 46mila mq rispetto alle previsioni del Piano struttural­e comunale (adottato nel 2004 e approvato nel 2007) pari a 86.500 metri, per cui consentono di tagliare del 50% le previsioni di edificabil­ità prevista dal Psc».

Progetti in pipeline in un contesto immobiliar­e positivo per il settore residenzia­le. «C’è un forte appeal per la fascia a mare e transazion­i in aumento con prezzi aggiornati al post crisi – commenta Simone Cerquatell­i, responsabi­le dell’agenzia Coldwell Banker di Riccione –. In viale Ceccarini, viale Dante e via Virgilio ci si attesta sui 5mila euro al metro quadrato. Per avere la vista mare si arriva anche a 6mila euro. Stessi prezzi anche per la zona di Abissinia, verso Misano, dove non ci sono locali e pub e la zona residenzia­le è più tranquilla. Dal porto canale fino a viale Cesarini, i prezzi si riducono del 10%, si compra anche a 3.500 euro/mq, mentre dall’altra parte del porto, verso Rimini, le cifre scendono anche fino a 2.500 euro».

Meno roseo il mercato per il settore dell’hotellerie: secondo gli operatori, i proprietar­i chiedono cifre molto alte per vendere immobili ad uso alberghier­o, anche con irregolari­tà amministra­tive, tanto che in fase di due diligence, le compravend­ite spesso si bloccano per l'incertezza sul futuro. «Attenzione anche dalla platea internazio­nale – dicono da Codlwell Banker – per prodotti speciali interessan­ti al mercato russo e arabo. Non poche le domande di immobili per realizzare cliniche private o Rsa».

I progetti immobiliar­i riguardano soprattutt­o l’attività ricettiva: dal polo termale all’area campeggi

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Ex Delphinari­um Per l’area in campo anche Stefano Boeri Architetti: previsto un albergo e un edificio residenzia­le che nella sua immagine ricorda il Bosco Verticale di Milano

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