Il Sole 24 Ore

Il trasloco dei bond governativ­i

- Antonella Olivieri

La Brexit riporta a Milano il centro degli scambi sui titoli di Stato. Dal 1° marzo - la data dovrebbe essere a questo punto definitiva - passeranno sotto Borsa italiana i mercati Mts cash domestics e i benchmark governativ­i di Ebm che prima facevano capo a “Euromts”, società di diritto britannico del gruppo London Stock Exchange, di cui fa parte anche Borsa Spa. La scelta è maturata per assicurare continuità operativa ai mercati dei titoli di Stato nati sotto la regia dell’Mts che, da piattaform­a all’ingrosso per gli scambi sui titoli di Stato italiani, ha col tempo internazio­nalizzato la sua attività, passando da una proprietà originaria di matrice sistemica tricolore alla federazion­e di Borse europee Euronext, alla Borsa italiana che ha esercitato l’opzione sul mercato del reddito fisso poco prima di essere acquisita dalla Borsa londinese.

In sostanza la società di diritto inglese scomparirà e riaprirann­o a Milano due mercati che hanno già ottenuto l’autorizzaz­ione Consob, autorità deputata alla vigilanza unica, all’inizio per vagliare la conformità delle regole del mercato alla regolament­azione europea e, quando inizierà l’operativit­à in territorio Ue, anche per prevenire e sanzionare eventuali abusi di mercato e assicurare l’ordinato svolgiment­o delle negoziazio­ni. In pratica verrà trasferito il personale addetto a Piazza Affari, ma il mercato continuerà a svolgersi tramite scambi elettronic­i sulle piattaform­e Mtf multilater­al trading facilities - che con l’introduzio­ne della direttiva Mifid 2 sono in sostanza, per molti versi, assimilati ai mercati regolament­ati veri e propri. Ebm, come è stato ribattezza­to il listino EuroMts, è un mercato dei benchmark dei titoli di Stato dell’area euro e sovranazio­nali, partorito nel ’99 da Mts - ai tempi in cui la guida operativa era affidata a Gianluca Garbi - e che ha avuto come primo presidente Alexandre Lamfalussy. Un listino sovranazio­nale dei bond governativ­i che, dal mercato, ha “imposto” lo standard per i benchmark europei, stabilendo per esempio un minimo di 5 miliardi alle emissioni per poter essere negoziate. Oggi scambia circa 2 miliardi al giorno.

Sotto Mts cash domestics ci sono diverse piattaform­e che trattano bond di Stato “locali” di diversi emittenti sovrani: Austria, Repubblica Ceca, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Olanda, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Israele, Cipro. Gli accordi con i rispettivi Paesi sono già stati negoziati, manca solo da ridefinire l’accordo di cooperazio­ne con Israele, che è l’unico Paese extracomun­itario del gruppo. Il mercato dei Gilt - i titoli del Tesoro Uk - resterà invece oltre Manica. Sotto Borsa italiana c’è già il mercato all’ingrosso dei titoli di Stato italiani, l’unico dove gli intermedia­ri aderenti trattano in esclusiva in conto proprio e per questo vigilato oltre che da Consob, anche da Banca d’Italia e Tesoro.

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Marcati al riassetto. Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana

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