DUPLICARE LE RETI STIMOLA L’INNOVAZIONE
Caro direttore, direttore, ringrazio ringrazio Il Il Sole 24 Ore che che ha ha aperto aperto meritoriamente una discussione pubblica sullo sviluppo e la governance delle reti di ditele comunicazioni in Italia. Italia. Mi consenta di contribuire al dibattito con poche considerazioni dal punto di vista di Fastweb, azienda azienda nata 20 anni or sono per creare concorrenza concorrenza e innovazione sulla ba sedi una rete proprietaria realizzata in assoluta assoluta autonomia rispetto a quella dell’ex dell’ ex monopolista. monopolista.
È stata proprio la strategia di competere con una propria infrastruttura che ha portatone glinegli anni un un profondo beneficio alle famiglie e alle imprese italiane in termini di qualità dei servizi e di prezzi, grazie grazie alla totale libertà di creare e disegnare nuove offerte, senza essere peraltro peraltro vincolati a prezzi di riferimento del mercato. mercato.
Tutto questo è stato possibile grazie all’audacia imprenditoriale e la volontà di scommettere sulla propria capacità di innovare, investendo e realizzando una rete su cui innestare proprie tecnologie piuttosto che schiacciarsi su un comodo servizio chiavi in mano offerto dall’operatore incumbent, senza alcuna possibilità di distinguersi distinguersi e quindi di competere sulla qualità.
La duplicazione duplicazione delle re tinelle aree confort ed end ensità di popolazione e competizione, dunque, - a esser precisi oggi si dovrebbe parlare di “triplicazione”, considerando il progetto appena partito di Open Fiber - lungi dall’essere un problema, è stato il principale fattore di stimolo concorrenziale e spinta agli investimenti in Italia negli ultimi 20 anni, nel fisso come nel mobile.
Gli Gli operatori operatori mobili mobili allo allo stesso mo modo do anche anche se con con un anomalo minor clamore mediatico, hanno costruito nel tempo reti 2G, 3G, 4G completamente indipendenti -si dovrebbe dovrebbe dire“quadruplicato” quadruplicato” pera mordi di logica -con la convinzione di poter compete real al meglio meglio sul sul mercato grazie al al controllo controllo e all’esercizio all’ esercizio completo completo della propria infrastruttura. infrastruttura .
Una dinamica dinamica che che trova eco in tutta Europa: nona caso i Paesi che sono oggi più più dotati dotati di di reti reti a banda banda ultra largaultra larga devono devono questo vantaggio vantaggio alla alla presenza di una infrastruttura molto performante e capillare, quella per trasmettere laTvviac avo, che che ha ha costrettogli operatori incumbent a investire e aggiornare le proprie reti per competere in modo efficace sui servizi di accesso a internet. internet.
Insomma, nelle aree “nere” ( quelle servite da più operatori) e ade terminate condizioni, il fatto di realizzare più più infrastrutture in parallelo, garantendo un una a forte autonomia a chi le gestisce, rappresenta la garanzia stessa del mantenimento di uno stimolo continuo all’innovazione, all’innovazione , fondamentale fondamentale in un settore come il nostro incostante e sempre sempre più rapida rapida evoluzione. evoluzione.
Mi preme tuttavia sottolineare come questo dibattito, in ogni caso, rischi di diventare molto rapidamente vintage. Siamo, infatti, di fronte a un elemento di fortissima discontinuità tecnologica, il 5G, che impone a tutti gli gli operatori del del settore un ripensamento delle delle proprie proprie strategie. strategie.
Il 5 G, infatti, non sarà la prossima generazione di di reti mobili ma sarà la rete, quella che, senza più distinzioni tra fisso e mobile, soddisferà le esigenze di connettività delle famiglie famiglie in casa come in mobilità.
Un are teche avrà bisogno bisogno per funzionare di molta fibra fibra che non dovrà tuttavia giungere giungere fino a casa del cliente, ma che sarà sufficiente invece connetta micro antenne poste in prossimità degli de g li edifici, senza più necessità di complessi e costosi interventi nei condomini e negli ne gli appartamenti.
Alla luce di questa rivoluzione, continuare a dibattere sull’opportunità di una rete fissa piuttosto che due o della necessità privilegiare il Ftth piuttosto che il Fttc sembra sembra incongruo.
Sarebbe molto più utile, dunque, dibattere su come adattare le policy pubbliche - che giocano ad esempio un ruolo importantissimo nell’ infra strutturazione delle aree a fallimento di mercato-alla luce del nuovo paradigma creato dal 5G per velocizzare e rendere più efficienti gli investimenti pubblici e privati. Tenendo sempre sempre amen teche-benché senza dubbio la fibra rappresenti una dotazione infrastrutturale fondamentale per il Paese e per lo stesso 5 G-essa non rappresenta affatto la fine dell’innovazione nel settore. Resterà Resterà dunque cruciale perla competitività del Paese e il benessere degli utenti mantenere un contesto che incoraggi operatori sintonizzati con le esigenze del mercato a investire e innovare, per adeguarsi adeguarsi rapidamente rapidamente ai contesti che che mutano.