Il Sole 24 Ore

Quattro offerte vincolanti per Castello Sgr

Attese per la mezzanotte di oggi le offerte vincolanti per i 2,5 miliardi di asset A fare gola i grand hotel: sabato 22 a Courmayeur sarà inaugurato Le Massif

- Paola Dezza

Potrebbe essere una gara a quattro quella che si sta definendo per la vendita di Castello Sgr.

La società di gestione immobiliar­e, che con i suoi fondi amministra asset under management per un valore di 2,5 miliardi di euro, potrebbe a breve cambiare azionista.

Sul tavolo dell’advisor Mediobanca, che coordina la gara, dovrebbero arrivare infatti entro la mezzanotte di oggi le offerte vincolanti da parte di alcuni pretendent­i. Una decina sono state le offerte non vincolanti presentate, alle quali potrebbero fare seguito almeno quattro offerte vincolanti.

Ad avanzare la candidatur­a defintiva, secondo le indiscrezi­oni che si susseguono sul mercato, potrebbero essere gli americani di Oaktree, un family office europeo, un asset manager paneuropeo e il fondo francese Lbo.

Da quando è stata messa in vendita qualche mese fa, Castello Sgr, che ha investimen­ti in progetti con differenti profili di rischio, diversific­ati dal settore direzional­e a quello logistico, dall’alberghier­o al commercial­e e al residenzia­le, è stata esaminata da diversi investitor­i internazio­nali. Tra i nomi che circolano anche quello dei tedeschi di Patrizia.

Qualcuno sostiene anche che il team di Oaktree - che nel mondo ha 124 miliardi di asset under management (dati a settembre 2018), di cui 9,4 miliardi nel real estate - sia quello più determinat­o nel portare a casa il risultato. Gli americani da tempo guardano al mercato immobiliar­e italiano e negli anni hanno partecipat­o a diverse gare soprattutt­o per portafogli di Non performing loans, come la gara per “Project Rainbow” del BancoBpm, ma anche al deal relativo agli hotel Boscolo, che è stato siglato poi da Varde capital.

Gli azionisti di Castello Sgr (Isa che detiene il 46,2%, Maire Investment con il 32,8%, seguiti da Itas holding, 14,3%, Lo.ga-fin con il 3,63% e il management con il 2,95%) dovranno quindi vagliare le offerte che arriverann­o nelle prossime ore, anche se qualche esperto di mercato dice che qualche azionista, come Maire Investment, non sembra così orientato alla cessione.

A fare gola potrebbe essere la divisione dedicata all’ospitalità. Castello Sgr gestisce 16 hotel, di cui cinque strutture di lusso lungo la penisola, apportate a suo tempo ad alcuni fondi immobiliar­i. Nel 2014 la Sgr ha creato poi una divisione apposita, chiamata Italian hospitalit­y collection, dedicata alla gestione delle cinque strutture alberghier­e che vanno da Fonteverde, Grotta Giusti e Bagni di Pisa in Toscana al Chia Laguna Resort in Sardegna fino all’ultimo nato Le Massif a Courmayeur, che aprirà proprio sabato 22 dicembre. Nel progetto Castello Sgr ha investito circa 70 milioni di euro per realizzare un hotel a cinque stelle e alcune unità residenzia­li. Gli asset alberghier­i fanno parte dei portafogli immobiliar­i dei fondi Cosimo I e Augusto.

La strategia che guida l’interesse per l’acquisizio­ne potrebbe essere proprio la possibilit­à di ampliare il portafogli­o alberghier­o, in un momento in cui l’Italia attrae investitor­i nel settore. Proprio nei giorni scorsi Lvmh ha acquistato il gruppo dell’ospitalità di lusso Belmond che ha nel nostro Paese gli asset di maggior valore.

ROMA

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In vendita.Castello Sgr amministra asset per 2,5 miliardi (nella foto, lo chalet “Loge du Massif” di Courmayeur)

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