Il Sole 24 Ore

Maxisconto sui debiti fiscali Pagamenti fino a cinque rate

Arriva la sanatoria sulle cartelle per cittadini in difficoltà economiche con Isee fino a 20mila euro - Previste tre aliquote: 16, 20 e 35% del dovuto - Niente sanzioni e interessi

- Luigi Lovecchio

Il decimo condono.

Dopo la raffica di condoni del decreto fiscale, la legge di Bilancio porta in dote anche la sanatoria («saldo e stralcio») per i cittadini in difficoltà economiche. Il saldo e stralcio delle cartelle riguarda gli importi affidati all’agente della riscossion­e entro il 31 dicembre 2017 e derivanti dalla liquidazio­ne delle dichiarazi­oni annuali Iva e redditi. La sanatoria riguarda anche i contributi dovuti dagli iscritti alle casse profession­ali e alla gestione separata Inps dei lavoratori autonomi. Sono interessat­e le sole persone fisiche in possesso di valori Isee non superiori a 2omila euro.

Gli sconti, che riguardano anche la sorte capitale, saranno scaglionat­i in funzione del valore Isee. La domanda deve essere presentata entro il 30 aprile 2019. Il versamento, inoltre, potrà essere scaglionat­o fino al 2021.

Deve dunque trattarsi di affidament­i eseguiti sino alla fine dello scorso anno riguardant­i non solo il semplice omesso versamento di Irpef e Iva, ma anche la correzione dei dati dichiarati. A questi ai aggiungono i contributi non versati alle casse profession­ali e a quelle separate dei lavoratori autonomi.

Oltre al totale azzerament­o di sanzioni e interessi di mora, lo stralcio comporta l’obbligo di versare il 16% delle somme affidate, compresi gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo, in caso di Isee non superiore a 8.500 euro, il 20%, in caso di Isee compreso tra 8.501 e 12.500 euro, il 35%, in caso di Isee superiore a 12.500 euro, con il limite massimo di 20mila euro. Occorre inoltre pagare l’aggio di riscossion­e sulle somme stralciate e il rimborso delle spese esecutive e di notifica della cartella.

Indipenden­temente dal requisito Isee, sono ammessi di diritto alla sanatoria tutti i soggetti per i quali, alla data di presentazi­one della domanda, risulta aperta la procedura di liquidazio­ne dei beni di proprietà, nell’ambito della disciplina della composizio­ne della crisi da sovra indebitame­nto, secondo l’articolo 14-ter, legge n. 3 del 2012. In tale eventualit­à, lo stralcio comporta il pagamento del 10% del totale affidato.

L’accesso al saldo e stralcio si esegue tramite la trasmissio­ne di una apposita istanza, pubblicata dall’Ader, entro il 30 aprile 2019. In tale istanza, il debitore attesta la sussistenz­a dei requisiti di legge e il numero delle rate.

Il versamento può essere effettuato in una unica soluzione, entro il 30 novembre 2019, oppure per il 35%, entro la medesima data, per il 20% entro il 31 marzo 2020, il 15%, entro il 31 luglio 2020, per il 15%, entro il 31 marzo 2021 e per il residuo 15% entro la fine di luglio 2021. L’agente della riscossion­e comunica le somme dovute entro il 31 ottobre 2019. Lo stralcio è ammesso anche per i carichi già inclusi nelle due rottamazio­ni precedenti, in caso di decadenza dalle stesse. Le somme versate medio tempore sono definitiva­mente acquisite, ma di esse si tiene conto ai fini della definizion­e.

Sembra inoltre di capire che la rinuncia dello Stato agli importi stralciati sia definitiva e non dipenda quindi dall’integrale e puntuale pagamento delle somme indicate nella richiesta di sanatoria.

Gli organi dell’amministra­zione finanziari­a e l’agente della riscossion­e inoltre procedono al controllo della veridicità delle attestazio­ni del contribuen­te. In caso di irregolari­tà, il debitore è tenuto a produrre la documentaz­ione richiesta entro 20 giorni. Se il debitore non risponde tempestiva­mente nonché in ipotesi di irregolari­tà o falsità, non si producono gli effetti di legge e resta dovuto l’intero carico.

 ??  ?? Il padre del «saldo e stralcio». La pace fiscale per chi è in difficoltà è stata ideata dal senatore della Lega Armando Siri (nella foto) che, in un primo momento, ha tentato di inserire la misura nel decreto fiscale. Fallito il tentativo, la norma è stata ripresenta­ta in manovra, ma in una versione ridotta (limite Isee abbassato a 20mila euro)
Il padre del «saldo e stralcio». La pace fiscale per chi è in difficoltà è stata ideata dal senatore della Lega Armando Siri (nella foto) che, in un primo momento, ha tentato di inserire la misura nel decreto fiscale. Fallito il tentativo, la norma è stata ripresenta­ta in manovra, ma in una versione ridotta (limite Isee abbassato a 20mila euro)

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