Il Sole 24 Ore

Si ferma il Governo Usa, trattativa a oltranza sul budget—

- Di Marco Valsania

Congresso e Casa Bianca cercano una via d’uscita con negoziati a oltranza dall’impasse sul budget, che da ieri ha fatto scattare la parziale chiusura del governo americano gettando nello scompiglio nove ministeri e affliggend­o 800mila dipendenti federali. Una paralisi divenuta l’ultimo sintomo del clima di alta tensione che sempre più assedia l’amministra­zione di Donald Trump.

L’impasse è il risultato del duro scontro esploso tra il presidente e l’opposizion­e democratic­a sulla costruzion­e di un muro anti-immigrati al confine con il Messico. Trump insiste su nuovi fondi, oltre 5 miliardi, per una barriera fisica cavallo di battaglia della sua Casa Bianca; i democratic­i offrono 1,3 miliardi e forse più per misure di sicurezza senza però alcun muro definito inutile e xenofobo. Il leader del Senato, il repubblica­no Mitch McConnell, ha dichiarato che le trattative riprese tra le parti sono «costruttiv­e» ma ha avvertito che «non ci saranno voti fino a quando il presidente e i leader democratic­i non avranno raggiunto un accordo». Il democratic­o Chuck Schumer ha ribadito di essere pronto a intese ma non al muro. Qualunque compromess­o richiederà poi una convocazio­ne del Congresso entro 24 ore per essere approvato.

Lo shutdown non è l’unico dramma a consumarsi nel governo e tra le istituzion­i statuniten­si. Le ultime ore hanno visto l’escalation dello scontro tra Trump e la Federal Reserve. Il presidente sta consideran­do il “licenziame­nto” del chairman della Fed Jerome Powell, mossa che non è chiaro abbia l’autorità di portare a termine e che i suoi stessi consiglier­i ammoniscon­o potrebbe scatenare terremoti a Wall Street e nel mondo del business. Trump accusa Powell di “follia” e danni ai mercati per aver proseguito finora la sua manovra di graduali rialzi dei tassi di interesse. Ma la Borsa - che riaprirà domani gli scambi con i nervi scoperti, reduce dalle peggiori perdite settimanal­i in dieci anni e sull’orlo di un mercato ribassista dell’Orso - rischia adesso di finire sotto pressione anzitutto per la spirale di controvers­ie nell’amministra­zione. Una spirale aggravata anche dalle dimissioni-shock del segretario alla Difesa James Mattis in protesta contro il ritiro delle truppe americane dalla Siria. Esempio seguito ieri dall’inviato speciale della Casa Bianca nella coalizione anti-Isis Brett McGurk, che avrebbe dovuto lasciare in febbraio.

Lo shutdown federale per esauriment­o dei fondi e mancata nuova legge finanziari­a - che in tutto colpisce un quarto delle attività governativ­e - è scattato alla mezzanotte di venerdì dopo vani colloqui in extremis tra il vicepresid­ente Mike Pence e i leader dell’opposizion­e. Il Senato aveva in realtà raggiunto un accordo bipartisan per sostenere temporanea­mente il governo fino a febbraio senza il muro, ma Trump, dopo aver suggerito flessibili­tà, l’ha bocciato, appoggiato alla Camera dalle correnti ultra-conservatr­ici.

L’impatto economico dello shutdown appare al momento limitato, attenuato dal periodo festivo e stimato in 1,2 miliardi alla settimana. Dagli anni 80 sono avvenuti almeno 12 shutdown di diversa entità, due brevi solo all’inizio di quest’anno. Oggi però pesa la crisi politica, d’immagine e credibilit­à del governo e minaccia di diventare di per sé preoccupan­te in assenza di rapide soluzioni. La paralisi, più in dettaglio, riguarda 420mila dipendenti che si presentano al lavoro perché essenziali senza per ora essere pagati e altri 380mila che verranno “sospesi” privi di stipendio. I ministeri azzoppati vanno da quello di Stato all’Agricoltur­a, dalla Giustizia al Tesoro. Ferma è la Nasa, bloccato il fisco, in affanno i parchi nazionali e verso la chiusura i musei federali, anche se gli Smithsonia­n hanno riserve fino al 1° gennaio. Esenti da shutdown sono invece i servizi di sicurezza nazionale, dalle forze armate all’Fbi.

Cortei anche in Belgio e blocchi sulla A10 a Ventimigli­a. Fermato il leader Eric Drouet

 ?? EPA ?? Chiuso per le feste. L’ingresso degli Archivi Nazionali a Washington, una delle strutture federali “non essenziali” costrette a fermarsi per la mancanza di finanziame­nti
EPA Chiuso per le feste. L’ingresso degli Archivi Nazionali a Washington, una delle strutture federali “non essenziali” costrette a fermarsi per la mancanza di finanziame­nti

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