CORREZIONE BENVENUTA
Un chilo di pane costa in media 2,75 euro, ma oscilla tra i 5 di Venezia e l’1,5 di Napoli. In alcuni posti della Basilicata e della Sicilia arriva a un solo euro. A Milano in genere è più di tre volte tanto. Nessuna scientificità in questa rilevazione sporadica del “Michetta-index”, ma rende l’idea. Soprattutto aiuta a capire quale potrebbe essere l’impatto in termini reali del futuro assegno del reddito di cittadinanza. Stesso discorso anche per un bene voluttuario come è la visione di un film.
Chi lunedì vorrà andare a vedere un ci ne panettone pagherà un biglietto 5,5 euro ad Acireale e a Nuoro ,9,40 a Milano centro, 7,20 a Napoli ,7 a Torre Annunziata ,7,30 a Torino e 6 a Potenza. Un’ altra carrellata (più che incompleta) del“Film-in d ex ”. E anche questa aiuta a capire. Innanzitutto, che so notante le Itali e dei prezzi. Così tante che l’assegno di cittadinanza di 780 euro non potrà non comportare, quando si tradurrà in spesa effettiva, un indesiderato quanto inevitabile corollario di diseguaglianza. E sarà certo un paradosso per uno strumento che nasce proprio per ridurle, le diseguaglianze.
I 780 euro sono spesso più della soglia attuale di povertà al Sud, ma meno della stessa soglia del Nord. Sono più del primo assegno di unost agi sta odi un tirocinantedi quasi tutti i settori e sono più del corrispettivo dei contratti part time peri giovani, assunti ad esempio amo’ di prova dalla grande distribuzione nei periodi di picco delle vendite. È evidente il rischio di uno spiazzamento salariale. Che rende più conveniente il non lavoro (o, peggio, il lavoro ne rodi affiancamento al sussidio) rispetto alle forme dilavo roche oggi sono comunque quelle prevalenti nella fa sedi ingresso al mercato.
Assieme allo squilibrio fiscale indotto dall’estensione del forfait al 15% fino a 65mila euro per gli autonomi, che crea un vantaggio rispetto a chi percepisca lo stesso reddito come lavoratore dipendente( si veda Il Sole 24 O redi ieri ), questo del reddito di cittadinanza rischia di diventare un altro boomerang sociale perla manovra del governo del cambiamento. Perché rimane retaggi odi un “welf are Ogm” che mescola esigenze assistenziali di lotta alla povertà( tra l’ altro sempre più minorile e legata a forme di disabilità) a esigenze di politiche attive del lavoro per facilitare l’ incontro tra domanda e offerta d’ impiego o supportare i periodi di disoccupazione. In questa secondatipologia è molto più efficace creare forme di sgravio perle aziende che assumono e l’idea di convertire l’assegno del reddito di cittadinanza in una dote finanziaria di durata di 18 mesi per chi assume è un saggio ripensamento.