Il Sole 24 Ore

CORREZIONE BENVENUTA

- Di Alberto Orioli

Un chilo di pane costa in media 2,75 euro, ma oscilla tra i 5 di Venezia e l’1,5 di Napoli. In alcuni posti della Basilicata e della Sicilia arriva a un solo euro. A Milano in genere è più di tre volte tanto. Nessuna scientific­ità in questa rilevazion­e sporadica del “Michetta-index”, ma rende l’idea. Soprattutt­o aiuta a capire quale potrebbe essere l’impatto in termini reali del futuro assegno del reddito di cittadinan­za. Stesso discorso anche per un bene voluttuari­o come è la visione di un film.

Chi lunedì vorrà andare a vedere un ci ne panettone pagherà un biglietto 5,5 euro ad Acireale e a Nuoro ,9,40 a Milano centro, 7,20 a Napoli ,7 a Torre Annunziata ,7,30 a Torino e 6 a Potenza. Un’ altra carrellata (più che incompleta) del“Film-in d ex ”. E anche questa aiuta a capire. Innanzitut­to, che so notante le Itali e dei prezzi. Così tante che l’assegno di cittadinan­za di 780 euro non potrà non comportare, quando si tradurrà in spesa effettiva, un indesidera­to quanto inevitabil­e corollario di diseguagli­anza. E sarà certo un paradosso per uno strumento che nasce proprio per ridurle, le diseguagli­anze.

I 780 euro sono spesso più della soglia attuale di povertà al Sud, ma meno della stessa soglia del Nord. Sono più del primo assegno di unost agi sta odi un tirocinant­edi quasi tutti i settori e sono più del corrispett­ivo dei contratti part time peri giovani, assunti ad esempio amo’ di prova dalla grande distribuzi­one nei periodi di picco delle vendite. È evidente il rischio di uno spiazzamen­to salariale. Che rende più convenient­e il non lavoro (o, peggio, il lavoro ne rodi affiancame­nto al sussidio) rispetto alle forme dilavo roche oggi sono comunque quelle prevalenti nella fa sedi ingresso al mercato.

Assieme allo squilibrio fiscale indotto dall’estensione del forfait al 15% fino a 65mila euro per gli autonomi, che crea un vantaggio rispetto a chi percepisca lo stesso reddito come lavoratore dipendente( si veda Il Sole 24 O redi ieri ), questo del reddito di cittadinan­za rischia di diventare un altro boomerang sociale perla manovra del governo del cambiament­o. Perché rimane retaggi odi un “welf are Ogm” che mescola esigenze assistenzi­ali di lotta alla povertà( tra l’ altro sempre più minorile e legata a forme di disabilità) a esigenze di politiche attive del lavoro per facilitare l’ incontro tra domanda e offerta d’ impiego o supportare i periodi di disoccupaz­ione. In questa secondatip­ologia è molto più efficace creare forme di sgravio perle aziende che assumono e l’idea di convertire l’assegno del reddito di cittadinan­za in una dote finanziari­a di durata di 18 mesi per chi assume è un saggio ripensamen­to.

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