Il Sole 24 Ore

Facebook studia bitcoin: avrà il suo criptodoll­aro?

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Mark Zuckerberg l’aveva detto a inizio anno: le criptovalu­te offrono la potenziali­tà di «sottrarre potere ai sistemi centralizz­ati restituend­olo alle persone». Questi mesi hanno però permesso di mettere a nudo il “re” dei social network e il modo in cui sfrutta il “petrolio digitale” dei dati lasciati ogni giorno da oltre due miliardi di persone: dati personali “persi di vista” o ceduti al miglior offerente senza che i diretti interessat­i siano informati, fake news e rischi di manipolazi­one delle persone. L’ombra del sospetto si è allungata su Facebook. Zuckerberg tenta ora, almeno a livello di immagine, di restituire quel potere alle persone. Il 2018 si chiude così con l’indiscrezi­one che il social network abbia allo studio una criptovalu­ta tutta sua per abilitare i pagmenti peer-to-peer via WhatsApp a partire dall’India dove ha già avviato una sperimenta­zione per lo scambio di denaro con instant messaging. Per ovviare all’altissima volatilità del bitcoin starebbe pensando a una “stablecoin”, criptovalu­ta agganciata a un asset fisico come il dollaro che ne garantisca una maggior stabilità. Per il momento nessuna conferma. La sola certezza è che sui criptopaga­menti a Menlo Park è oggi al lavoro un team di una quarantina di persone. (P.Sol.)

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