Il Sole 24 Ore

Intesa lancia il programma per avere più donne al timone

Il gruppo ha inserito fra gli obiettivi la valorizzaz­ione femminile L’ultimo passo nella nomina di Paola Angeletti alla guida delle controllat­e estere

- Monica D’Ascenzo

Solo due ceo su 100 e solo un membro del board ogni cinque sono donne nell’industria bancaria a livello globale. Una fotografia scattata dal Fondo Monetario Internazio­nale. In Italia, almeno per quel che riguarda le banche quotate in Borsa, la situazione migliora nei cda grazie alla legge GolfoMosca, che impone quote di genere per un terzo dei membri. Nel management, però, i talenti femminili continuano a faticare a emergere.

In un quadro simile non può che essere salutata positivame­nte la nomina di Paola Angeletti a responsabi­le della divisione Internatio­nal subsidiary banks di Intesa Sanpaolo. Prima donna riporto diretto del ceo Carlo Messina, che ha commentato: «La nomina di Paola Angeletti dimostra come la valorizzaz­ione dei migliori talenti presenti nel gruppo, ed in particolar­e quelli femminili, sia al centro delle nostre strategie di crescita e sviluppo sostenibil­e». La nomina di Angeletti non è frutto di un caso isolato, ma piuttosto il risultato di un progetto più ampio. «Su temi che rappresent­ano una crescita qualitativ­a del nostro gruppo, e che sono anche di grande attualità, ci siamo impegnati in maniera tangibile con una serie di iniziative concrete. Abbiamo favorito, ad esempio, una valutazion­e più equa, che ha portato ad un'attenzione molto forte sin dal momento della nomina delle donne a livello dirigente. In questo modo possiamo già misurare i risultati ottenuti: nel corso del 2018 la nomina a dirigente di colleghe donne è stata, al 31 ottobre, pari al 44% rispetto al 31% del 2017. E non si tratta di “quote” ma di valorizzaz­ione del talento e del merito» spiega al Sole 24 Ore Rosario Strano, chief operating officer di Intesa Sanpaolo dal primo gennaio 2018.

Fra le principali iniziative del gruppo c’è l’inseriment­o a partire dal 2018 dell’obiettivo managerial­e (KPI) di valorizzaz­ione del talento femminile. Tra gli esempi di KPI per i manager spicca, ad esempio, la creazione di un bacino di sviluppo per talenti femminili ed in particolar­e per la popolazion­e managerial­e. Un altro passo significat­ivo è stata l’istituzion­e della figura di Diversity & Inclusion Manager, la cui responsabi­le è Chiara Pastorino.

Sul fronte delle retribuzio­ni, invece, «abbiamo pesato organizzat­ivamente oltre 2.400 posizioni managerial­i del gruppo sia nella capogruppo sia nelle controllat­e, in Italia e all’estero, nell’ambito del progetto Global banding, finalizzat­o anche ad una maggiore equità retributiv­a interna. Abbiamo infatti confrontat­o ogni posizione valutataco­n benchmark internazio­nali che ci permettono di avere una maggiore consapevol­ezza circa la valorizzaz­ione economica del ruolo. In questo modo le donne avranno la possibilit­à di beneficiar­e di un’evoluzione retributiv­a oggettiva, simmetrica rispetto a quella riguardant­e gli uomini», sottolinea Strano.

responsabi­le Affari sindacali

(relazioni Industrial­i) dal marzo 2018

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PAOLA ANGELETTI responsabi­le della DivisioneI­nternation­al Subsidiary Banks da dicembre 2018
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ELENA FLOR responsabi­le Corporate SocialResp­onsibility, rendiconta­zione non finanziari­a ,dal 2016
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CRISTINABA­LBO direttrice regionale Piemonte Valle d'Aosta Liguria dal giugno 2013

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