Tra Bio-on e Kartell asse per la bioplastica nell’elettronica
Nasce così la società Eloxel, partecipata al 50% dalle due aziende
Bio-on e Kartell uniscono le forze per lo sviluppo di prodotti elettronici. Nasce, così, Eloxel (elettronica organica per l’elettronica), joint venture paritetica fra Bio-on e Kartell per sfruttare i brevetti per l’uso della bioplastica nella produzione di componenti elettronici. Kartell, dal canto suo, detiene il proprio 50% nella nuova società attraverso Felofin .
I ricercatori Bio-on in Italia e Stati Uniti, che lavorano su questo settore da circa 2 anni, hanno scoperto che la bioplastica può produrre ed accumulare energia elettrica a seguito di uno stress meccanico. L’obiettivo è ora creare batterie di nuova generazione e generatori di energia passivi sfruttando i nuovi brevetti. Per lo scopo Bio-on ha concesso ad Eloxel una licenza esclusiva del valore di 6,5 milioni di euro.
«L’investimento annunciato oggi rappresenta per noi l’avvio di un progetto nuovo – spiega Marco Astorri, presidente e ceo di Bio-on – e siamo particolarmente orgogliosi che un marchio prestigioso come Kartell, attraverso Claudio Luti, investa ancora una volta in un piano di innovazione e sulle enormi potenzialità delle tecnologie sviluppate da Bio-on nel campo dell’elettronica organica. Smartphone, orologi, televisori, computer, sistemi per il wellnesse altri prodotti rientrano da tempo nei piani di sviluppo della nostra bioplastica, che ogni giorno dimostra di poter essere utilizzata in vari settori industriali per creare prodotti ecosostenibili».
I nuovi materiali sviluppati da Eloxel contribuiranno inoltre – come tutte le applicazioni basate sul biopolimero targato Bio-on a limitare la nuova emergenza ambientale costituita dall’enorme quantità di rifiuti elettronici aggravata dal fatto che gli attuali dispositivi elettronici non consentono processi di riciclo efficienti e contengono spesso componenti altamente tossici e pericolosi.
«Ho creduto nella nuova società che Marco Astorri e il suo team di scienziati mi hanno presentato - afferma Claudio Luti, presidente di Kartell - scegliendo di investire in questo progetto per poter contribuire a un processo di crescita che guarda alla sostenibilità e alla tutela dell’ambiente e della salute delle persone».
L’accordo annunciato ieri chiude un trimestre di intese per la società quotata all’Aim: in ottobre Bio-on aveva firmato un accordo con il gruppo russo Taif Jsc che acquisterà una licenza per costruire nella Repubblica del Tatarstan il primo impianto della Federazione Russa per la produzione di bioplastica PHAs; in novembre Bio-on viene scelta da Unilever per lo sviluppo di microplastiche destinate ad essere inserite nei prodotti di personal care; infine in dicembre Bio-on congiuntamente con Gruppo Hera, ha annunciato la costituzione di una newco per lo sviluppo di bio plastiche che utilizzano l’anidride carbonica (CO2) dispersa nell’ambiente come fonte di carbonio.
A Piazza affari il titolo chiude l’anno con un saldo positivo dell’87% circa, anche se nell’ultimo mese ha lasciato sul terreno quasi il 19 per cento.