Il Sole 24 Ore

Addio alla scheda carburante Così si apre un nuovo mercato

Dal 1° gennaio 2019 parte la fatturazio­ne elettronic­a tra soggetti privati: operatori e clienti al lavoro con Qr code, pagamenti via smartphone e carte di credito speciali

- Pagina a cura di Giuseppe Latour

La fine della scheda carburante, in programma per il primo gennaio 2019, si sta portando dietro la nascita di un nuovo mercato di servizi digitali. Dal Qr code alle applicazio­ni per smartphone, passando per mobile payment e carte petrolifer­e: tutti i principali operatori del settore dei rifornimen­ti, per accompagna­re il passaggio epocale che ci aspetta tra qualche giorno, hanno già potenziato la loro offerta ai clienti.

Per capire cosa accadrà dal 1° gennaio 2019, è però importante distinguer­e in maniera netta la tracciabil­ità dei pagamenti dall’obbligo di fatturazio­ne elettronic­a. Dal 1° luglio, infatti, per detrarre l’Iva e per dedurre il costo sugli acquisti di carburanti per autotrazio­ne, è già necessario che il pagamento avvenga sempre con mezzi tracciabil­i. Serve invece la fattura elettronic­a solo se questa è esplicitam­ente prevista per la tipologia di operazione effettuata. La scheda carburante è ancora compilabil­e fino alla fine del 2018. Quindi, al momento, chi utilizza la scheda carburante deve, comunque, sempre pagare con mezzi tracciabil­i. Da gennaio, invece, la scheda carburante andrà definitiva­mente in pensione e bisognerà sempre passare dalle fatture elettronic­he.

Fatta questa premessa, si capisce che le partite Iva dovranno tutte attrezzars­i per gestire le fatture elettronic­he relative ai propri acquisti di carburante. E, per evitare che questa operazione diventi un incubo, le società che gestiscono distributo­ri hanno già pensato a una batteria di servizi da mettere a disposizio­ne dei loro clienti.

Come prima opzione c’è il Qr code, un biglietto da visita digitale che può essere stampato o memorizzat­o sullo smartphone, attivato su richiesta della partita Iva dall’agenzia delle Entrate: consente di acquisire tutti i dati in pochi secondi, al momento del pagamento. La legge però - va detto - non impone alle pompe di benzina di avere un lettore. Ci sono, allora, diverse alternativ­e.

Ci sono le carte petrolifer­e, disponibil­i sia in versione classica che prepagata: consentono di acquistare il carburante e, a valle dell’operazione, di avere in automatico la fatturazio­ne elettronic­a. Abbinando così i due elementi della tracciabil­ità del pagamento e dell’emissione di un documento in formato Xml.

Non è, però, il solo strumento a disposizio­ne. Un fronte molto rilevante, con grande potenziale di sviluppo, è quello delle app per smartphone. Con questi strumenti (si veda il pezzo a lato) il conto del rifornimen­to sarà saldato via mobile, tramite una modalità di pagamento elettronic­o agganciata all’applicazio­ne. I dati necessari per gestire la fatturazio­ne saranno inseriti nell’app al momento della registrazi­one e poi verranno utilizzati in automatico ad ogni rifornimen­to. Si evita così la pratica, ad alto rischio errori, di fornire ogni volta i propri dati al benzinaio.

Non finisce qui. Alcuni operatori stanno anche lavorando alla possibilit­à di collegare sistemi di mobile payment di soggetti terzi all’emissione della fatturazio­ne elettronic­a. È un altro meccanismo in grando di espandere l’offerta di servizi digitali nel settore dei carburanti. Anche in questo caso, dopo il pagamento, l’emissione del documento elettronic­o sarà immediata.

LA TELEMATICA La fattura elettronic­a non è un documento in Pdf ma è in formato Xml. È trasmessa telematica­mente allo Sdi, il sistema di interscamb­io istituito dalla amministra­zione finanziari­a

I documenti elettronic­i saranno inviati direttamen­te ai clienti su posta certificat­a o Sdi

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ILLUSTRAZI­ONE DI STEFANO MARRA

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