GLI INTERVENTI TRA MANOVRA E DECRETO FISCALE
1. Raddoppio aliquota Ires
Con la manovra di bilancio viene soppresso il regime agevolato previsto dall’articolo 6 del Dpr 601/1973, che prevedeva un’aliquota Ires ridotta al 12% per gli enti attivi in particolari settori di rilevanza sociale. Con la definitiva approvazione della legge di bilancio scatterà la tassazione ordinaria al 24%, anche se il governo ha annunciato un possibile dietrofront con un prossimo intervento normativo
2. La non commercialità
Il decreto fiscale (Dl 119/2018) introduce il comma 2-bis all’articolo 79 del Codice del Terzo settore, in base al quale l’attività degli enti del Terzo settore continua a considerarsi non commerciale quando i ricavi non superano di oltre il 5% i costi, per ciascun periodo di imposta e per non più di due periodi consecutivi. Con questo margine di flessibilità, l’attività resta decommercializzata anche in presenza di lievi scostamenti tra costi e ricavi. In caso di superamento della soglia per due esercizi consecutivi, invece, al terzo occorrerà rispettare i parametri dell’articolo 79, comma 2, del Codice del Terzo settore (parità tra costi e ricavi)
3. Titoli di solidarietà
Viene ampliata la platea dei beneficiari dei titoli di solidarietà, che potranno essere tutti gli enti del Terzo settore iscritti al Registro unico (comprese le imprese sociali e le cooperative sociali) e non più solo quelli non commerciali all’articolo 79, comma 5, del Codice del Terzo settore. Per l’operatività della misura non sarà più necessario attendere un decreto attuativo ma l’efficacia dell’intero articolo 77 resta subordinata all’autorizzazione europea. Sul piano applicativo, se entro 12 mesi gli emittenti non collocano tutte le risorse raccolte per fini sociali, quelle inutilizzate dovranno essere investite in titoli di Stato