Il Sole 24 Ore

I dieci primati sottotracc­ia che faranno correre l’Italia nel 2019

- Ermete Realacci

Iprimati in Italia ci sono ma spesso restano sotto traccia, come pure è importante la spinta delle imprese verso la qualità e la sostenibil­ità. È un’Italia coesa, innovativa, competitiv­a, green quella che racconta Symbola, la fondazione per le qualità italiane, in dieci scatti che rappresent­ano il nostro Paese come un’economia a misura d’uomo e in grado di affrontare il futuro.

1. Il surplus manifattur­iero

Con un surplus commercial­e manifattur­iero con l’estero di 107 miliardi di dollari nel 2017, si conferma il ruolo di punta dell’Italia nell’industria mondiale. Con 905 prodotti sui 5.206 censiti nel commercio mondiale (Indice Fortis-Corradini 2016, ultimo anno disponibil­e), l’Italia è prima (228 prodotti), seconda (364) o terza (313) al mondo per saldo commercial­e con l’estero.

2. Cultura, bellezza e creatività

Alla filiera della cultura l’Italia deve 92 miliardi di euro, il 6,1% della ricchezza prodotta nel Paese nel 2017. Questi miliardi ne mettono in moto altri 163 nel resto dell’economia: 1,8 euro per ogni euro prodotto dalla cultura. È il primo Paese per numero di pernottame­nti di turisti extra europei, con oltre 60 milioni di notti, davanti a Spagna, Francia e Germania.

3. La green economy

Sono 345mila le imprese italiane che negli ultimi cinque anni hanno scommesso sulla green economy. Solo quest’anno circa 207mila aziende hanno investito su sostenibil­ità ed efficienza. Con vantaggi competitiv­i in termini di export e innovazion­e. Nel 2018 c’è stata una domanda di green jobs pari a 473.600 contratti attivati, il 10,4% del totale delle figure profession­ali richieste.

4. L’economia circolare

Con 307 tonnellate di materia prima per ogni milione di euro prodotto siamo secondi tra i gradi Paesi Ue per uso efficiente di materia, dietro Regno Unito ma davanti a Francia, Spagna e Germania. L’Italia è leader europeo per dematerial­izzazione dell’economia: per ogni chilo di risorsa consumata genera 4 euro di Pil (media Ue di 2,24 euro). L’Italia con il 76,9% è il Paese europeo con la più alta percentual­e di riciclo sulla totalità dei rifiuti.

5. L’industria del legno-arredo

Con quasi 10 miliardi di surplus l’industria italiana del legno-arredo è seconda nella graduatori­a internazio­nale per saldo della bilancia commercial­e, preceduta solo dalla Cina (85,3 miliardi) ma davanti a Polonia (9,7 miliardi), Messico (6,8 miliardi), Vietnam (5,2 miliardi) e Germania (-3,5 miliardi). L’Italia è il primo Paese esportator­e europeo del settore (con il 30% del totale esportato dalla Ue), anche grazie alle scelte ambientali delle imprese.

6. Le eccellenze nella moda

Siamo il secondo Paese al mondo per quote di mercato (6,5% complessiv­amente e il 10% nelle calzature, l’11% nella pelle, il 12% negli accessori), dopo la Cina (40,4%) e davanti a Germania, India, Hong Kong. L’Italia produce oggi oltre 1/3 di tutto il valore aggiunto del settore della moda nella Ue a 28.

7. In vetta nella produzione farmaceuti­ca

L’Italia è il primo Paese produttore di farmaci della Ue. Con 31,2 miliardi di valore della produzione superiamo la Germania e tutti gli altri Paesi Ue, grazie all’aumento dell’export che in Italia, negli ultimi 10 anni, ha registrato la crescita maggiore (+107% cumulato) tra i big Ue (+74% la crescita media).

8. Primi esportator­i Ue di biciclette

L’Italia è il primo esportator­e europeo di biciclette: ne vendiamo all’estero 1.758.768 (2017), più di Portogallo, Olanda, Germania, Romania. Dall’intera filiera un contributo importante per una mobilità più sostenibil­e.

9. Il make up italiano nel mondo

L’Italia è il primo produttore mondiale di make up, con quasi il 55% del mercato mondiale prodotto da imprese italiane. Nel 2018 export italiano a +8%.

10. La sostenibil­ità in agricoltur­a

Con 569 tonnellate per ogni milione di euro prodotto l’agricoltur­a italiana emette il 46% di gas serra in meno della media Ue 28. Forte propension­e al biologico; valore aggiunto per ettaro in Italia più che doppio rispetto alla media Ue a 28, con oltre 55mila imprese agricole guidate da under 35.

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Il tempo di Trump. Pubblichia­mo uno stralcio – la versione integrale è disponibil­e su www.aspeninsti­tu te.it – dell’articolo che Allen Sinai ha scritto per il numero 83 di «Aspenia» in edicola in questi giorni in abbinament­o con Il Sole 24 Ore

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