Tav, Consob, F35: il democristiano
Giuseppe Conte sorride quando durante la conferenza stampa qualcuno torna a paragonarlo ad Arnaldo Forlani. Non è un azzardo. L’“avvocato del popolo” sotto sotto è anche un po’ democristiano. Se può, evita il corpo a corpo. La Tav? «Comunicheremo la decisione prima delle europee», annuncia il presidente del Consiglio. Sull’Alta velocità Lega e M5s sono su sponde opposte. Dunque meglio rinviare.
Vale anche per la vicenda degli F35. Il contratto per l’acquisto dei caccia era stato messo all’indice dal M5s in campagna elettorale. Ma la scelta non è così semplice. Tant’è che nelle scorse settimane il sottosegretario pentastellato alla Difesa Angelo Tofalo ha detto di essersi reso conto che «non si può rinunciare» con leggerezza «alla migliore tecnologia al mondo». Nel M5s c’è però chi grida al tradimento. . E così Conte ieri ha confermato che per la decisione finale si attende «l’esito delle valutazioni tecniche». Dunque meglio rinviare.
Rinviata per ora anche la scelta del presidente della Consob, senza guida da settembre. Si dice che manchi l’accordo nella maggioranza (e tra i Cinquestelle). «Non abbiamo ancora completato questo dossier, me ne assumo la responsabilità. Stiamo lavorando su tanti fronti, questo non è una giustificazione ma è per spiegare il ritardo. Dovremo completare questa nomina, ci sono dei commissari che hanno un profilo e una competenza ben riconosciuti», assicura il premier sottolineando che comunque la mancata nomina «non ne compromette la funzionalità». Forlani docet.