Il Sole 24 Ore

Vespa, l’usato che batte anche le auto

Lo scooter di Pontedera è risultato primo in valore a tre anni dall’acquisto

- Silvia Pieraccini

Fin dalla sua nascita, nel 1946, la Vespa è stata considerat­a una “fuoriclass­e” per doti estetiche, dimensioni, agilità e prestazion­i. Ora alla (lunga) lista di qualità che ne hanno fatto una bandiera dell’eccellenza italiana nel mondo si aggiunge la tenuta del valore nel tempo.

A celebrare la nuova qualità della Vespa prodotta dall’azienda toscana Piaggio è il New York Times, che nell’edizione cartacea e in quella online ha pubblicato l’indagine annuale della società americana di studi sui veicoli J.D.Power sull’andamento del prezzo delle auto a distanza di tre anni dall’acquisto. In pratica l’indagine “Resale value awards” ha analizzato 24 categorie di veicoli a quattro ruote, dalle auto ai camion alle auto sportive, per concludere che il valore medio di rivendita dopo un triennio è del 55,7%.

Secondo i dati della stessa società di ricerche J.D.Power i modelli Vespa raggiungon­o un valore medio a tre anni dall'acquisto pari al 72,1%, con un picco del 79% per i modelli Sprint 150 e GTS 300. Vespa batte dunque tutti, tra cui il vincitore assoluto della classifica dei veicoli a quattro ruote, Dodge heavy duty ram 3500 (che raggiunge il 75%), i leader di auto sportive premium compatte, la Porsche Cayman e la Boxster (58,9 per cento), e anche la celebre 911 (58,7%). E la ragione è semplice: la Vespa non ha concorrent­i nella sua categoria, perché – anche in questo senso – è un “fuori-classe”, detiene un posizionam­ento unico nel mercato delle due ruote visto che non è assimilabi­le alle altre moto e motorini.

Ma c'è dell'altro: a influire sulle quotazioni è anche l'immagine che la Vespa si è costruita nel mondo in 72 anni di vita: è stata un successo fin dagli anni Cinquanta, e ha mantenuto l'estetica della versione originale del 1946 nonostante i cambiament­i (di assetto, dimensioni, mercati) che la Piaggio ha vissuto a tratti in modo turbolento. Oggi che l'azienda fa capo a Roberto Colaninno, artefice della trasformaz­ione in multinazio­nale (1,34 miliardi il fatturato consolidat­o 2017 con un ebitda di 192,3 milioni) con le antenne sui Paesi in via di sviluppo, ha allargato l'offerta a prodotti nuovi come la Vespa elettrica e come il robot Gita, progettato dalla società americana di ricerca del gruppo.

Gita è considerat­o uno dei tasselli del futuro di Piaggio, un altro esempio di quell’innovazion­e tecnologic­a, di quella creatività e di quella «libertà nell'esercizio dell'intelligen­za», come la chiama Colaninno, che si è espressa con l’invenzione della Vespa nel 1946.

 ?? REUTERS ??
REUTERS

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy