Mps e le richieste danni da 1,5 miliardi di euro
Il conto si avvicina al valore di Borsa della banca. Ammonta infatti a quasi 1,5 miliardi per Mps il petitum legato alle vertenze giudiziali, civili e penali, e alle richieste stragiudiziali relativi all’acquisto di strumenti finanziari emessi in occasione degli aumenti di capitale 2008, 2011, 2014 e 2015 o sui mercati sulla base di informazioni non corrette contenute nei prospetti informativi o nei bilanci o nelle informazioni price sensitive diffuse. La cifra esatta è di 1,48 miliardi e il petitum è costituito per 764 milioni da cause di azionisti, per 606 milioni da richieste stragiudiziali e per 42 e 76 milioni rispettivamente dalla quantificazioni dei danni delle parti civili nei procedimenti penali contro Mussari e Vigni per il 2008-2011 e contro Profumo, Viola e Salvadori per vicende del 2012-2015. Per quanto riguarda in generale le vertenze di quest’ultimo periodo, Mps non ha fatto accantonamenti ritenendo non probabile il rischio di perdere. Mps, per quanto riguarda le vertenze legali, le costituzioni di parte civile nel procedimento penale contro Mussari e Vigni e le richieste stragiudiziali aventi ad oggetto contestazioni relative al periodo 2008-2011, ha invece valutato il rischio di soccombenza come “probabile”. (R.Fi.)