Il Sole 24 Ore

«El americano», «il cocciuto» Tutte le sfumature di Amlo

Viagga con una utilitaria e rinuncia alla scorta ma aumenta la spesa militare

- —R.D.R.

Ci ha provato 3 volte e nell’ultima ha trionfato. La costanza è una delle sue migliori virtù. Andrés Manuel López Obrador,(Amlo), 65 anni, è il presidente che ha ottenuto il maggior sostegno elettorale nella storia del Messico.

È un leader sociale di sinistra e governerà per sei anni il Paese di lingua spagnola più grande del mondo, 130 milioni di abitanti. Nel 2006 perse per poche migliaia di voti, denunciò brogli e non esitò a definirsi «presidente legittimo». Ma lo scranno venne ottenuto da Felipe Calderon.

Alle scuole elementari lo chiamavano El Molido (il fiacco), alle superiori El americano, perché vestiva in modo diverso dagli altri, all’università El Piedra,la pietra, per la cocciutagg­ine.

Poi, nella sua lunga carriera politica, “Lesho” (capo, in lingua Maya), quando venne nominato – nel 1977 - responsabi­le dell’Istituto indigenist­a di Tabasco, lo Stato del sud da cui proviene. In seguito divenne “El Comandante”, per i compagni del Pri, il Partito rivoluzion­ario istituzion­ale, a Tabasco, “El Mesias” (il Messia) dai suoi avversari che ironizzava­no sui suoi riferiment­i alla religione. Dal suo insediamen­to vorrebbe essere ricordato come il 4° padre della Patria, dopo Miguel Hidalgo, Benito Juarez e Francisco Madero, i tre grandi della storia politica messicana degli ultimi 250 anni.

È stato eletto il 1° luglio scorso e solo poche settimane fa, il 1° dicembre, ha assunto l’incarico, come prevede la Costituzio­ne. Cinque mesi in cui la sua bipolarità politica di...doctor Amlo e Mr. Lopez Obrador è stata evidente. Così scrivono gli analisti politici messicani. Un Dr. Jekyll che blocca il progetto del nuovo aeroporto di Città del Messico e un Mr. Hyde che aumenta le pensioni agli anziani. Espande la spesa militare e viaggia con un’utilitaria senza scorta.

L’entusiasmo dei suoi sostenitor­i è solo parzialmen­te bilanciato dallo scetticism­o dei suoi avversari. Con i suoi 30milioni di voti ottenuti (che rappresent­ano il 53% del totale) gli viene riconosciu­ta persino dai nemici una profonda conoscenza del territorio e una straordina­ria capacità di suscitare emozioni, passione o ira.

Amlo ha governato la capitale messicana, una megalopoli di 20milioni di abitanti, dal 2000 al 2005, e si è guadagnato i galloni di leader efficiente e iperattivo.

Con “incontri stampa” di prima mattina e un’attenzione speciale agli “amici” internazio­nali. Alla sua cerimonia d’inaugurazi­one, poche settimane fa, presenziav­a tra gli altri, Jeremy Corbyn, leader dei laburisti inglesi.

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