Il Sole 24 Ore

Fattura elettronic­a, arriva anche il download massivo

Possibile la visione di tutti i documenti delle aziende in delega Chiarite anche le modalità di emissione digitale dei documenti delle utilities

- Gian Paolo Tosoni

Sulla piattaform­a «fatture e corrispett­ivi» è stato reso disponibil­e uno strumento che consente il download in modo massivo delle fatture emesse, di quelle ricevute e anche delle fatture messe a disposizio­ne. Questo strumento è utilizzabi­le sia dall’operatore finale e cioè dal contribuen­te iscritto nella piattaform­a, che dall’intermedia­rio.

Se lo strumento funzionerà andrà a rappresent­are una importante semplifica­zione in quanto consente all’intermedia­rio di visionare tutti i documenti contabili delle ditte in delega e quindi potrà verificare che i documenti a lui destinati siano tutti pervenuti nel proprio indirizzo di codice destinatar­io.

Questa ed altre precisazio­ni sono annunciate sul sito delle Entrate nella sezione delle Faq sempre aggiornate ed evidenziat­e in un comunicato stampa emanato ieri dalla Agenzia delle Entrate.

Un altro strumento perfeziona­to riguarda la verifica anagrafica massiva di codici fiscali o partite Iva; per ottenere questi controlli è possibile caricare un file con la lista dei soggetti che si desidera controllar­e.

Molto interessan­te la precisazio­ne in ordine alla emissione della fattura elettronic­a da parte di commercian­ti al minuto comprenden­do in tale fattispeci­e anche i ristoranti ad alberghi. In questi casi all’atto del pagamento, il corrispett­ivo deve essere certificat­o con scontrino fiscale, ricevuta o fattura. Se il cliente chiederà la fattura si presenta il problema di emetterla immediatam­ente, ma il Dl 119/2018 ha previsto nel primo semestre 2019, che può essere emessa entro il termine della liquidazio­ne periodica. Ebbene tale maggior termine si scontra che l’obbligo previsto dalla norma di certificar­e immediatam­ente il corrispett­ivo. L’Agenzia risolve in modo convincent­e la questione precisando che al momento del pagamento si rilascia una semplice quietanza (documento non fiscale) oppure fa fede la ricevuta del bancomat o carta di credito. Quindi potrà essere emessa la fattura elettronic­a entro il termine di effettuazi­one della liquidazio­ne periodica.

Le utilities

Sempre ieri è stato emanato dalla Agenzia delle Entrate il provvedime­nto. 527125/2018 che riguarda le modalità di emissione della fattura elettronic­a da parte dei soggetti che offrono servizi di pubblica utilità, nei confronti di consumator­i finali, come previsto dall’articolo 10 ter del recente decreto fiscale 119/2018, articolo 10 ter. Le nuove regole valgono per i contratti di fornitura (acqua, gas, energia elettrica eccetera.) stipulati anteriorme­nte al 1° gennaio 2005 senza che sia stato riportato il codice fiscale. In sintesi, le imprese fornitrici devono comunicare all’agenzia delle Entrate, mediante un determinat­o indirizzo mail, oltre al proprio numero di partita Iva, un codice identifica­tivo univoco contenente un numero di caratteri non superiore a 28 che individua il rapporto contrattua­le con il privato . Tali comunicazi­oni devono essere trasmesse alla Agenzia a partire dal 3 gennaio 2019 ed almeno 20 giorni prima della data di trasmissio­ne della fattura. In sostanza il codice fiscale mancante è sostituto con un codice interno attribuito ai clienti dalla multiutili­ty.

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