Dolce&Gabbana sceglie piazza di Spagna
Fine d’anno positiva per Dolce&Gabbana, per due motivi. Il primo riguarda una questione tributaria e una disputa con l’Agenzia delle Entrate iniziata nel 2004: con una sentenza di cui si è appreso a pochi giorni dal Natale, il 21 dicembre, la Corte di Cassazione ha dato ragione ai due stilisti, respingendo l’accusa di esterovestizione mossa alla Gado Sàrl, società che fa capo a Domenico Dolce e Stefano Gabbana (si veda Il Sole 24 Ore del 22 dicembre). Il secondo motivo non riguarda il fisco, bensì il retail: come per l’intero mondo del lusso (si veda l’articolo a fianco), i negozi sono cruciali per la comunicazione e l’immagine di un brand. In tempo per lo shopping natalizio è stato inaugurata a Roma, in piazza di Spagna, una nuova boutique, in un palazzo del Cinquecento. I
l progetto è stato curato dai due stilisti con l’architetto Eric Carlson, dello studio Carbondale, esplorando, ancora una volta, le maestranze artigianali italiane e romane in particolare. La tradizione incontra la tecnologia: citazioni di letterati e poeti dell’antica Roma in mosaico d’oro “convivono” con monitor ultrapiatti: in questi primi giorni proiettano un cielo in movimento abitato da angeli, in futuro potranno, perché no, riprodurre le immagini di sfilate, come quelle dell’alta moda e alta sartoria dell’8 dicembre a Milano.