Magnesio, dai veicoli agli aerei parte la sfida alla leadership cinese
Più leggero dell’alluminio, la ricerca ha rimosso molti ostacoli alla produzione Le tecnologie di lavorazione sono soprattutto italiane e tedesche
In natura è diffuso sei volte di più dell’alluminio, rispetto al quale è il 33% più leggero, mentre per il 75% pesa anche meno dell’acciaio. È già impiegato nell’automotive e nell’aerospazio, nel design e – in un futuro non troppo lontano – potrebbe sostituire (secondo studi dell’Università di Berkeley, in California) le batterie al litio. In un mondo che si muove agile e veloce, vuole risparmiare Co2 e riconvertire l’usato, crescono produzione e utilizzo del magnesio, materiali che per anni è stato oggetto di pregiudizi che ne hanno rallentato (e ne rallentano ancora) la diffusione.
«Il magnesio è molto diffuso inna tura–spiegaMaurizio V ed ani, responsabile della sezione Materiali per applicazioni meccaniche del Politecnico di Milano –. Si trova anche nell’acqua del mare quindi è potenzialmente una fonte inesauribile. È leggerissimo, quindi molto utilizzato nella nicchia dell’ aerospazio e in tutti i segmenti del trasporto (auto, elicotteri, aerei, persino bici) che valorizzano aerodinamicità, leggerezza e risparmi odi carburante. Mah a anche altri due punti a favore. La facilità di lavorazioneconsente, anche con un’ unica colata, di produrre componenti estremamente complessi( dalle traverse porta plancia all’ossatura delle portiere delle auto ). Infine, è una lega, basta rifonderla esi ricicla completamente in altro prodotto ». Però si porta dietro anche due difetti( che ormai sono diventati pregiudizi perchè la tecnologia ha quasi del tutto rimosso gli ostacoli).
«Essendo tendenzialmente infiammabile–aggiunge ancora V ed ani–le fonderie si sono sempre opposte alla sua lavorazione. L’altro problema è da sempre legato alla difficoltà di avviare trattamenti industriali anticorrosione e di protezione del magnesio». Esattamente quello che Rota Group, assieme a Henkel, pensa di aver finalmente risolto (si veda il pezzo a fianco).
Infiammabilità risolta
Fino a pochi anni fa, era impossibile utilizzare il magnesio all’ internodi un aereo, ade sempio,pe risedili, per il rischio di incendi. Lo proibivano le norme sulla sicurezza degli aeroplani. Partendo da queste premesse, la statunitense Magnesium El ektr on ha investito per circa dieci anni per riuscire ad ottenere una legache fosse accettata perla costruzione dicom ponenti interni agli aerei. Un placet ottenuto ,5 anni fa, sia dalla Federal A via ti on Ad ministrati on americana che dalla Aviation Safety Agency europea.
La filiera italiana e chi produce
Di «macnesium» vi sono tracce già negli scritti di Leonardo da Vinci. Ma è nel 1927 che Ernesto Maserati, allora direttore tecnico dell’omonima casa automobilistica, decide di usarlo per realizzare alcune parti delle vetture Maserati: dalle ruote ai ceppi dei freni a tamburo delle auto di Formula 1. Poi è arrivata la Ferrari. Ma è tra gli anni ’30 e ’50 che in Emilia Romagna nasce il primo nucleo di contoterzisti specializzati nella lavorazione del magnesio che oggi riforniscono dalla filiera auto alle bici, dall’aerospazio alle tlc, dalla farmaceutica al design.
Secondo Statista (portale web tedesco di statistica) la produzione mondiale di magnesio, nel 2017, è stata di 1,1 milioni di tonnellate. «Un dato molto sottostimato – risponde secco Maurizio Valentini, general manager di Mg12, la prima rete europea d’imprese che lavora il magnesio – perchè molta materia prima viene utilizzata per scopi di difesa, dunque non è dichiarata. La tecnologia di lavorazione è europea, soprattutto italiana e tedesca, ma i maggiori produttori al mondo di magnesio sono Cina (che ne produce l’82% della quota mondiale sul mercato), Russia, Australia, Canada e Norvegia». Con loro le principali case automobilistiche e imprese di difesa e aerospazio hanno stretto, negli anni, accordi commerciali. Si estrae dall’acqua di mare, ma con sistemi energivori. Dunque, in Paesi dove l’energia costa meno e le regole sono meno stringenti.
Però anche sedano ila bolletta è cara, essendo un Paese circondato dal mare, forse qualcosa in più si poteva fare« Co mere tedi conto terzisti–spiega, ancora Valentini – abbiamo aperto, ad esempio, un tavolo con la Regione Puglia». Ma poco si muove.
«Di magnesio ce n’ è tanto anche nelleDolomiti–sorride Va lentini–maso no patrimonio dell’Unesco».