Il Sole 24 Ore

UN PAGHERÒ E UN CABRIOLET

- di Alberto Orioli

Un pagherò e un cabriolet. Il lessico del gioco d’azzardo si adatta bene alla bozza di decreto legge su reddito di cittadinan­za e quota 100. Se non cambierà all’ultimo minuto resterà un testo che oscilla tra mistificaz­ione del principio di realtà (in tema previdenzi­ale) e velleitari­smo (in tema di assegno anti povertà). Il pagherò è nel congegno del reddito di cittadinan­za perché si parte dal presuppost­o che in tre mesi l’Italia sgarrupata dei centri per l’impiego diventi il Mississipp­i del lavoro che si trova con l’ok nella schermata del telefonino.

Una fiaba narrata, con più malizia che ingenuità, a uso delle elezioni europee.

Gli altri canali di uscita

Sarà possibile il pensioname­nto anticipato per le lavoratric­i dipendenti nate entro il 31 dicembre 1959 e le lavoratric­i autonome nate entro il 31 dicembre 1958. Basta aver maturato un’anzianità contributi­va di almeno trentacinq­ue anni. La pensione verrà ricalcolat­a per intero con il sistema contributi­vo. Proproga di un anno anche per l’Ape sociale, ovvero l’anticipo pensionist­ico introdotto in via sperimenat­ale fino a fine 2018. Interessa disoccupat­i in condizioni di bisogno con 63 anni e 30 di contributi (o 36 per chi ha svlto attività gravose).

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