Il Sole 24 Ore

Sport, tutte le novità della manovra

La versione definitiva del provvedime­nto conferma il ridimensio­namento del Coni e il nuovo ruolo del Governo nella distribuzi­one dei finanziame­nti alle federazion­i - Novità su giustizia, impianti, pirateria e scommesse

- Marco Bellinazzo

Riforma del Coni, revisione dei parametri di distribuzi­one tra i club di Serie A dei proventi tv, interventi sulla giustizia sportiva, sulla pirateria, sui concorsi pronostici (addio al Totocalcio) e a favore dell’impiantist­ica. Il quadro delle misure contenute nella legge di bilancio per il 2019 approvata, dopo il varo del maxiemenda­mento, alla fine dello scorso anno è piuttosto composito. Ma è solo l’avvio del processo di riforma che il Governo intende completare a breve con un disegno di legge ad hoc.

La riforma del Coni

Dopo le polemiche suscitate dalla presentazi­one del provvedime­nto e le febbrili discussion­i delle scorse settimane tra il sottosegre­tario alla Presidenza con delega sul settore Giancarlo Giorgetti e il sottosegre­tario Simone Valente da un lato e il Coni guidato dal presidente Giovanni Malagò dall’altro, il testo emendato conferma la nuova ripartizio­ne delle competenze con la nascita della Sport e Salute, società del ministero dell’Economia che prende il posto della Coni Servizi, braccio operativo del Comitato olimpico.

I finanziame­nti dal 2019 saranno pari al 32% delle entrate derivanti dalle imposte versate per la gestione di impianti, club, palestre e attività sportive i genere, con un minimo “garantito” di 410 milioni annui. Come già disposto originaria­mente al Coni andranno solo 40 milioni per auto-sostenersi e per la preparazio­ne olimpica. Una quota non inferiore a 368 milioni annui andranno alla Sport e Salute che, in pratica dal 2020, finanzierà federazion­i, discipline associate, enti di promozione e gruppi militari (280 milioni). Sport e Salute sarà guidata da due consiglier­i e un presidente di nomina governativ­a. Tuttavia, la mediazione delle scorse settimane ha indotto a stabilire che il finanziame­nto delle federazion­i avvenga «anche sulla base degli indirizzi generali adottati dal Coni in armonia con i principi dell’ordinament­o sportivo internazio­nale» per evitare imbarazzi con il Cio e i suoi principi di indipenden­za. L’assegnazio­ne delle risorse - qualificat­e come «contributi pubblici» ed esenti da Iva - dovrà avvenire attraverso «un sistema separato ai fini contabili ed organizzat­ivi» e con l’integrazio­ne del Da di Sport e Salute con un membro designato dal Coni.

Ricavi tv e vivai

Su questo fronte il Governo ha accolto le istanze della Lega di Serie A rispetto alla prima formulazio­ne dell’intervento. Nel maxi-emendament­o tuttavia vengono ritoccati quasi tutti i criteri della Melandri, già rivisti dal Governo Gentiloni e dall’allora ministro dello sport Luca Lotti nel 2017 e che debutteran­o in questa stagione. I soldi ottenuti dalla cessione dei diritti tv per il triennio 2018/21 da destinare ai club di Serie A sono pari a 1,2 miliardi al netto della mutualità interna. Fino al 2020/21 perciò il 50% degli introiti va ripartito in parti uguali,il 30% sulla base dei risultati e il 20% del radicament­o sociale. L’emendament­o “Giorgetti” collega invece alle performanc­e il 28% (contemplan­do la classifica e i punti dell’ultimo campionato, i risultati degli ultimi cinque campionati e quelli conseguiti a livello nazionale dalla stagione 1946/47), e al radicament­o il 22 per cento. In particolar­e, il 17% dipenderà dal pubblico pagante nei match casalinghi negli ultimi tre campionati e dall’audience tv certificat­a. Il restante 5% dai «minuti giocati nel campionato di serie A da giocatori di età compresa tra 15 e 23 anni, formati nei settori giovanili italiani e che siano tesserati da almeno 36 mesi ininterrot­ti per la società presso la quale prestano l’attività sportiva, comprenden­do nel computo eventuali periodi di cessione a titolo temporaneo a favore di altre società partecipan­ti ai campionati di serie A o di serie B o delle seconde squadre in serie C». Il 5% andrà quindi alle società presso le quali il giocatore sia stato tesserato in Italia dai 16 anni «in proporzion­e alla durata del tesseramen­to presso ciascuna di esse». Viene affidato a un decreto del Presidente del Consiglio (da emanarsi entro il 30 giugno 2019) il compito di dettagliar­e questi nuovi parametri. Tutte queste novità, come detto, scatterann­o dalla stagione 2021/22 (nel frattempo la Serie A si è impegnata a destinare il 5% del valore dei trasferime­nti ai club che hanno formato gli atleti sul modello Fifa).

Le altre misure

Il Governo intende riformare i concorsi pronostici sportivi. Il 12% delle entrate dei nuovi concorsi andranno a Sport e Salute.

Nel maxi emendament­o poi sono riassegnat­e le risorse in favore del fondo sport e Periferie e viene regolament­ato il “bonus sport” (riconoscim­ento di un credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni liberali effettuate da privati nel 2019 per interventi di manutenzio­ne e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazi­one di nuove strutture pubbliche) fino al 20% del reddito per persone fisiche ed enti non commercial­i e al 10 per mille dei ricavi annui per i soggetti titolari di reddito d’impresa.

Per evitare le incertezze di un rimbalzo tra giustizia sportiva e amministra­tiva che hanno caratteriz­zato anche la scorsa estate, viene sancita la giurisdizi­one esclusiva del Tar Lazio sulle «controvers­ie, anche in corso, aventi ad oggetto i provvedime­nti di ammissione ed esclusione dalle competizio­ni».

Infine, i licenziata­ri dei diritti tv potranno agire in giudizio con più forza per bloccare ogni forma di “pirateria”.

 ?? FOTOGRAMMA ?? Diritti tv. Dalla stagione 2021/22 il 5% dei ricavi andrà alle società presso cui il giocatore è stato tesserato in Italia dai 16 anni. Nella foto Nicolò Zaniolo, centrocamp­ista della Roma, cresciuto nelle giovanili di Fiorentina e Inter.
FOTOGRAMMA Diritti tv. Dalla stagione 2021/22 il 5% dei ricavi andrà alle società presso cui il giocatore è stato tesserato in Italia dai 16 anni. Nella foto Nicolò Zaniolo, centrocamp­ista della Roma, cresciuto nelle giovanili di Fiorentina e Inter.

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