Milano celebra gli 80 anni di Corrente
Tre mostre aperte a Milano fino al 3 marzo 2019 al Museo del Novecento e a Casa Boschi Di Stefano, e fino al 19 gennaio alla Biblioteca Sormani, ricordano in questi giorni gli 80 anni di «Corrente». La rivista era nata nel 1938 per volere di Ernesto Treccani, figlio del fondatore dell’omonimo Istituto Enciclopedico. Ernesto aveva 17 anni e grazie ai mezzi di papà coinvolse un gruppo di giovani artisti, letterati e filosofi in un confronto critico con il fascismo e poi in un aperto dissenso. La cosa spinse Mussolini in persona a sopprimere la rivista il giorno stesso dell’entrata in guerra dell’Italia. Era il 10 giugno 1940, ma la chiusura non segnò la conclusione dell’attività del movimento, che si aggregò intorno alle «Edizioni di Corrente», all’attività teatrale di «Palcoscenico» e a quella espositiva della «Galleria della Spiga e Corrente», interrotta dalle autorità nel 1943, mentre era in corso una mostra di Emilio Vedova.
Avverso a ogni autarchia culturale, il movimento di «Corrente» trovò l’appoggio di alcune gallerie come la Barbaroux e Il Milione e poté contare su giovani collezionisti come i coniugi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano che, tra la fine degli anni ’30 e i primi anni ’40, acquistarono opere di artisti vicini al movimento: Badodi, Birolli, Broggini, Cassinari, Cherchi, Guttuso, Migneco, Morlotti, Mucchi, Paganin, Sassu, Valenti e Vedova, dei quali poi un nutrito nucleo di opere venne poi donato al Comune di Milano.