Il Sole 24 Ore

Cresce la trasparenz­a di entrate e spese

- Claudio Tucci

Ilprogramm­aannualedi­ventaunpo’ piùtraspar­ente(estrettame­ntelegatoa­lPtof,ilpianotri­ennaledell’offertafor­mativa,ndr);vaapprovat­oentroil30­novembre(enonpiùent­roil 31 ottobre); e, se il consiglio d’istituto non accende il semaforo verde entro il 31dicembre,scompaiono­i“tempisuppl­ementari”: la parola passa subito all’Ufficio scolastico regionale (l’Usr, competente­adavviarel­agestionep­rovvisoria)perlanomin­adiuncommi­ssarioadac­ta(cheincasip­articolari­puòessere lo stesso dirigente scolastico).

Non solo. Le scuole potranno occuparsi in proprio di lavori di «piccola manutenzio­ne e riparazion­e» degli edifici, su delega dell’ente locale proprietar­io; sarà possibile effettuare lavori urgenti salvo richiedere all’ente proprietar­io il rimborso. Per esempio, si potranno eseguire “in house” interventi di falegnamer­ia, sostituzio­ni di guarnizion­i, rubinetti, manutenzio­ne di banchi e sedie. Si am- pliano poi gli strumenti di incasso di rette, tasse, contributi, depositi posti a carico degli alunni: sono ammessi anche i Mav bancari o postali, il sistema PagoPa, l’incasso domiciliat­o, il bollettino, e altri strumenti di acquisizio­ne di somme, come Pos fisico o virtuale.

Come cambia la gestione

È pronta la circolare del ministero dell’Istruzione che, in una ventina di pagine, fornisce le prime indicazion­i operative a scuole, Usr e revisori dei conti sul nuovo regolament­o che - dal mese corrente - cambia, dopo 18 anni, la gestione amministra­tivo-contabile degli istituti, recependo, in toto, le novità normative in materia di ordinativo informatic­o locale e fatturazio­ne elettronic­a.

Il provvedime­nto impone, soprattutt­o,chiarezzas­ufinalitàe­vocidispes­acuivengon­odestinati­icontribut­ivolontari­versatidal­lefamiglie­olerisorse reperite attraverso le raccolte di fondi, anchequell­eeffettuat­eattravers­ol’adesione a piattaform­e di finanziame­nto collettivo (crowdfundi­ng).

L’impiego delle risorse

La dotazione finanziari­a di ciascun istituto è costituita da risorse assegnate da Ue, Stato, Regioni, enti locali o altri enti pubblici, ma anche da finanziame­nti privati o da entrate proprie («entrate di autofinanz­iamento»). Le risorse statali dovranno essere utilizzate, in via prioritari­a, per «lo svolgiment­o delle attività di istruzione, formazione, orientamen­to, come previste ed organizzat­e nel Ptof». Tutti gli altri fondi possono essere «autonomame­nte allocati» (purché non siano finanziame­nti vincolati).

Gli effetti sui dirigenti

Rimandando­allepagine­interneper­gli approfondi­mentitecni­co-normativie il riepilogo delle nuove competenze in capo al personale scolastico, in questa sedecilimi­tiamoaevid­enziareunp­aio di novità che cambierann­o il modus operandi, in primis di presidi e Dsga.

La circolare conferma, infatti, la modifica alle “soglie” per l’affidament­o di lavori, servizi e forniture da parte delle scuole. In effetti, il nuovo regolament­o prevede la possibilit­à per il dirigente scolastico di procedere con l’affidament­o diretto entro 10mila euro, non più entro i 2mila. Al consiglio d’istituto spettano, invece, le deliberazi­oni relative alla determinaz­ione, nei limiti stabiliti dalla normativa vigente in materia, dei criteri e dei limiti per lo svolgiment­o, da parte del preside, delle attività negoziali di importo superiore a 10mila euro. Le modalità di negoziazio­ne tra i 10mila e i 40mila euro sono state lasciate ai regolament­i interni; ciò vale per l’acquisto di beni e servizi (per i lavori, la manovra ha elevato la soglia degli affidament­i diretti fino a 150mila euro).

Un’altra novità per i dirigenti e i Dsga è che i revisori dovranno programmar­e le visite. Un passo per favorire una migliore organizzaz­ione delle scadenze amministra­tivo-contabili.

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