Corre l’hedge-bandiera di Bridgewater
Ray Dalio ha puntato forte contro Europa e Italia Anticipati i rischi economici
Ray Dalio ha brindato come pochi nell’alta finanza all'arrivo del nuovo anno: il 2018 del suo Bridgewater - il più grande hedge fund al mondo con 160 miliardi di dollari in gestione, presenza su 150 mercati e strategia legata a eventi macro - è reduce da performance capaci di sorvolare terremoti nei mercati e scivoloni negli indici di Borsa. Il suo fondo-bandiera Pure Alpha, in un anno che ha visto molti protagonisti soffrire e perdere, ha riportato guadagni del 14,6% al netto delle commissioni, forte di profezie preoccupate sul moltiplicarsi di rischi economici e politici. La performance di Bridgewater spicca quando paragonata all’andamento collettivo dei rivali. L’associazione Hedge Fund Research, con dati ancora incompleti ma attendibili, ha calcolato che in media i fondi hedge hanno perso il 6,7% nel 2018. E l’indice Standard & Poor's 500 a Wall Street ha bruciato il 4,4 per cento. Il guadagno della società di Dalio è superiore alla sua stessa tradizione: dalla nascita nel 1991, Pure Alpha ha riportato un «return» medio del 12 per cento. Solo tre volte è finito in rosso e i suoi investitori, in dollari, hanno ad oggi intascato 50 miliardi.
L’asso nella manica dell'ultimo anno? Dalio e i suoi gestori hanno adottato in anticipo un outlook decisamente preoccupato per l’economia e la sua crescita. La sua prospettiva non cambia per il 2019: Greg Jensen, co-responsabile degli investimenti del fondo, ha dichiarato che «il principale tema in corso di sviluppo riguarda una crescita significativamente più debole, che potrebbe essere vicina a livelli da recessione». Dalio non ha sempre indovinato tempi e modi delle sue scommesse pessimistiche. È stato tra coloro che, l'anno passato, hanno effettuato discusse puntate contro Europa e Italia. Nei tre mesi precedenti le elezioni italiane di marzo, Bridgewater aveva triplicato a tre miliardi le puntate short, ribassiste su aziende italiane, da banche e assicurazioni a Atlantia. Sull'Europa, Germania compresa, in quel periodo le scommesse negative di Bridgewater avevano raggiunto i 22 miliardi. A maggio erano state tuttavia ridotte dell'80% a 4 miliardi dopo che il fondo nell'insieme aveva subito perdite dell'1% in aprile, anche se non avevano fatto deragliare una performance già allora in positivo del 4 per cento.