Il Sole 24 Ore

Ubs apre il dossier succession­e Scatta la corsa al dopo Ermotti

Il presidente Weber: «È il momento di pensare ai nostri successori» Trattative con Christian Meissner, top manager austriaco, ex Bank of America

- Lino Terlizzi

Prosegue in Ubs il lavoro per la pianificaz­ione della futura succession­e del chi ef ex e cuti ve officerS ergi oErmot ti e del presidente del consiglio di amministra­zione AxelWe ber. Entrambi sono da oltre sette anni al vertice della maggior banca svizzera. Lo stesso Weber aveva a indicato nei mesi scorsi il 2022 come una datali mite perla permanenza­su aedi Er motti nei due posti chiave. Ubs è stata rilanciata in questi anni e non c’è ora un’urgenza di ricambio al vertice, ma sembra ormai chiaro che la banca elvetica voglia prepararsi per tempo e che il lavoro di ricerca si stia quindi intensific­ando.

«Il ce o e io siamo all' ottavo anno nella banca–ha detto AxelWe ber all' agen zia B lo omb erg–ed èilm omento di cominciare a pensare come consegnare l' istitutoai nostri successori. Equi parlo volutament­e al plurale ». Il presidente tedesco diUbs( che in precedenza è stato presidente dell aB und es bank) confermaqu­indi i lavori incorso e anche il fatto che questi riguardano entrambi i successori, il suo e quello del ticinese Sergio Ermotti (che è stato tra l'altro in Merrill Lyn che Unicr ed it prima di approdare a Ubs ).« Siamo in una fase molto precoce di queste discussion­i, non voglio alimentare speculazio­ni al riguardo di qualcosa che potrebbe succedere a breve: non è così », ha aggiunto Weber.

Bloomberg ha anche riferito di trattative tra Ubs e Christian Meissner, top manager austriaco, ex investment banking di Bank of America. Secondo l'agenzia, l'idea sarebbe quella di dare ora a Meissner una posizione di responsabi­lità in Ubs, per prepararlo come successore di Ermotti. Weber non ha confermato questa voce e si è limitato ad affermare: «Parte di quello che facciamo è portare in banca il maggior numero possibile di talenti, naturalmen­te parliamo con le persone». Questa frase peraltro può suonare come una conferma di un orientamen­to ben presente, secondo fonti elvetiche attendibil­i, nel vertice di Ubs: la soluzione potrebbe essere quella di assumere in tempi brevi un top manager esterno, in modo da avere il tempo di farlo diventare un “interno” e di affidargli poi, se tutto va bene, la carica di ceo.

Perla verità due nomi forti di interni erano già stati oggetto di voci perla succession­e aEr motti. Uno era quello dell'ex numero uno dell'investment banking, l'italiano Andrea Orcel, che però ha las ci atoUbsneim esi scorsi per fare il ceo della spagnola Santander. L'altro era quello dello svizzero Jurg Zeltner, ex responsabi­le delwealth management,che pure ha lasciato l' istituto elvetico, all' inizio del 2018. Usciti di scena questi due nomi, alla ribalta come possibili successori interni di Ermotti restano soprattutt­o il tedesco Martin Blessing el' am erica noTomNarat il, che attualment­e guidano ilwealth management,cioè il settore gestione di patrimoni che rappresent­a il core business della banca rossocroci­ata.

Christian Me issner potrebbe essere la soluzione esterna perla carica dice o, da assumere subito se passasse la linea del farlo in un certo senso crescere all' interno, oppure più avanti se questa linea non passasse. Un altro no medi esterno emerso nelle voci questi giorni, peraltro senza conferme ufficiali, è quello dell' el veti coPhilippH­ildebrand, già alla Banca nazionale svizzera ed è attualment­e vicepresid­ente di BlackRock.

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AFP I vertici. Il ceo Sergio Ermotti (a sinistra) e ilpresiden­te Axel Weber

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