POWELL INFIAMMA L’ORO, PALLADIO A LIVELLI RECORD
Avolte, come si suol dire, basta la parola. È infatti bastato l’accenno del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, a una riduzione del bilancio della Fed possibilmente più blanda del previsto (venerdì) per far scendere il dollaro e far salire ulteriormente le materie prime. L’oro ieri ha sfiorato i massimi degli ultimi sei mesi (1.288 $), mentre il palladio è volato ai suoi massimi storici (1.313,24 in giornata). Ovviamente giocano anche altri fattori. Il palladio, per esempio, è in una fase di elevata domanda e bassa offerta. Il balzo dell’oro è invece più legato al dollaro e alle parole di Powell: il metallo giallo tende infatti ad essere più appetibile se il mercato si aspetta minori rialzi dei tassi, perché tassi più bassi riducono il costoopportunità per gli investitori di tenere oro. L’appetito per l’oro è anche dovuto al clima di grande incertezza che domina sui mercati ormai da qualche mese. La fame di metallo giallo si vede bene anche nella domanda per l’Etf SPDR Gold Trust Gld (il più grande fondo passivo sull’oro) che è salito a 798,25 tonnellate venerdì scorso, livello massimo dal luglio 2018.
IL NUOVO BALZO
DELL’ORO L’oro ieri ha sfiorato
i massimi degli ultimi sei mesi