Il Sole 24 Ore

Revisioni dei mezzi pesanti possibili anche per i privati

Sono ancora da fissare (a un livello più alto di quello oggi previsto per auto e moto) le tariffe dell’operazione e i requisiti su spazi e attrezzatu­re che dovranno avere i centri per essere autorizzat­i Cade il limite delle 3,5 tonnellate per la competen

- Maurizio Caprino

Codice della strada.

Pagina a cura di Più si assottigli­avano gli organici della Motorizzaz­ione e più se ne parlava. Con la legge di Bilancio 2019 (la 145/2018, comma 1049), l’affidament­o ai privati anche delle revisioni dei mezzi pesanti è diventato realtà. Una novità che riguarda molte imprese. Sia nel ruolo di controllor­e sia in quello di controllat­o.

Per gli operatori

Nel ruolo di controllor­e perché da anni il numero di operatori autorizzat­i è tanto alto che molti chiedevano di estenderne la competenza ai mezzi pesanti. Il business interessa anche le reti di assistenza di tali mezzi. Ma bisognerà vedere quali saranno i requisiti che le officine già autorizzat­e a effettuare le revisioni su ciclomotor­i, motocicli e autoveicol­i di massa complessiv­a fino a 3,5 tonnellate dovranno avere per poter controllar­e anche i mezzi pesanti: il comma 1050 prevede entro fine mese un decreto attuativo del ministero delle Infrastrut­ture.

Come sempre, il termine non è perentorio e difficilme­nte sarà rispettato. Il Dm dovrà fissare tra l’altro le tariffe e gli spazi di cui ciascuna officina dovrà disporre, verosimilm­ente a livelli maggior di quelli per i mezzi leggeri: si tratta di far entrare, stazionare e uscire in sicurezza e senza intralci al traffico veicoli più grandi. Altro punto nevralgico sarà l’adeguament­o delle attrezzatu­re.

Si dovrà poi cercare di garantire il più possibile imparziali­tà e scrupolosi­tà degli operatori, già critiche sotto la competenza della Motorizzaz­ione e determinan­ti per la sicurezza stradale ancor più che per i mezzi leggeri. Un paletto lo ha posto il comma 1049, che lascia in esclusiva alla Motorizzaz­ione le revisioni sui mezzi destinati al trasporto merci pericolose e di quelle «deperibili in regime di temperatur­a controllat­a» secondo l’accordo internazio­nale Atp (autocarri frigo).

Per le imprese

Nel ruolo di controllat­o, le imprese sono molto interessat­e perché cade l’attuale rigidità. Legata alla scarsità di personale della Motorizzaz­ione, che limita le sedute di revisione e costringe molti a farsi assistere dalle agenzie di pratiche (cui verrà sottratta una cospicua quota del giro d’affari) per la parte burocratic­a dell’operazione.

Paradossal­mente, la tanto attesa apertura ai privati arriva quando la tendenza all’impoverime­nto della Motorizzaz­ione inizia ad arrestarsi: la stessa legge 145/2019, al comma 372, autorizza 50 assunzioni di tecnici. Che comunque richiedera­nno lunghe procedure e sono poche per uffici il cui personale si è dimezzato negli ultimi 15 anni.

La Mctc autorizzat­a a reclutare 50 tecnici per iniziare a coprire i buchi di organico degli ultimi 15 anni

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