Bene la guida della Faq Ora però serve la circolare
Bene i chiarimenti attraverso le Faq in materia di fatturazione elettronica, per assistere i contribuenti in questa fase di prima applicazione. Adesso, però, è necessario fare un passo avanti e cristallizzare queste indicazioni, per renderle meno “liquide”, in un documento che non sia modificabile, come una circolare.
Le Faq pubblicate nel sito dell’agenzia delle Entrate non hanno, infatti, la rilevanza giuridica di una circolare e possono essere modificate senza che i contribuenti ne vengano a conoscenza. Alcuni esempi possono chiarire il punto.
Un lettore ci segnala il caso relativo alle Faq che si possono consultare sul sito internet delle Entrate, che riportano ancora la data di prima pubblicazione, rispettivamente del 27 novembre e del 21 dicembre dell’anno scorso, e che non coincidono completamente con quelle iniziali. Una modifica è sicuramente migliorativa, relativa alla numerazione delle domande/risposte, che mancava nell’edizione precedente (e che sarebbe stato comunque preferibile eseguire in modo sequenziale, senza ripartire da uno per il secondo file).
Un chiarimento è stato aggiunto alla Faq 20 di novembre, relativa alle fatture del 2018 trasmesse nel 2019 (per le quali si pone il problema della non utilizzabilità della detrazione nella liquidazione di dicembre, ma solo in dichiarazione annuale). Nella nuova versione si conclude che «in definitiva, se la fattura o la nota di variazione riporta una data dell’anno 2018, la fattura potrà non essere elettronica; se la fattura o la nota di variazione riporta una data dell’anno 2019, la fattura dovrà essere elettronica».
Non abbiamo, invece, trovato gli indispensabili chiarimenti per la Faq 36, sempre del 27 novembre: come è possibile che a fronte della fattura in reverse charge caricata dal fornitore, anche il cliente possa immettere nello Sdi una autofattura con l’indicazione dell’imposta? È pacifico che la fattura caricata dal fornitore non è modificabile, ma se il cliente inserisce un altro documento, l’operazione viene registrata due volte. Non per nulla nelle 231 pagine delle specifiche tecniche si parla solo dell’autofattura-denuncia o di quella per acquisti dall’estero, quando cioè il fornitore non ha immesso nessun documento.