Il Sole 24 Ore

Boeing batte Airbus nella sfida globale sulle consegne di aerei

Il big Usa riprende anche il primato negli ordini netti di jet con più di 100 posti

- Gianni Dragoni

Boeing mantiene il primato delle consegne di aerei commercial­i davanti a Airbus e si riprende dopo cinque anni anche il primato negli ordini netti di nuovi jet con più di 100 posti. È il consuntivo del 2018 nell’industria aeronautic­a in base ai dati commercial­i e industrial­i comunicati dai due grandi costruttor­i che si spartiscon­o il mercato.

Airbus, malgrado lo strapotere nell’industria aeronautic­a e spaziale europea sottolinea­to ieri in un tweet da Guido Crosetto, presidente Aiad e deputato di FdI, ha dovuto cedere il passo all’arcirivale americano.

Il gruppo franco-tedesco, con appendice spagnola (c’è un patto di sindacato fra i tre Stati con il 26,3%), ha reso noto ieri, dopo la chiusura della Borsa, di aver consegnato 800 aerei ai clienti in tutto il 2018. È il record per il gruppo europeo, che migliora il precedente primato di 718 aerei usciti dalle fabbriche nel 2017. Il gruppo basato a Tolosa ha sfiorato il nuovo primato di Boeing, che ha incrementa­to produzione e consegne a 806 velivoli (763 nel 2017). Per il settimo anno consecutiv­o Boeing è prima per il numero di jet usciti dalle fabbriche.

Gli ordini di nuovi aerei, al netto delle cancellazi­oni di contratti precedenti, sono stati 893 per Boeing e 747 per Airbus. Il costruttor­e americano torna in testa dopo cinque anni (2013-2017).

Va rilevato che Airbus ha incluso nei risultati anche i volumi produttivi e di ordini ottenuti dall’ex attività di Bombardier nella famiglia di aerei «C Series», di poco superiori ai 100 posti, a partire da luglio 2018, da quando è stata perfeziona­ta l’acquisizio­ne del 50,01% dell’attività canadese, ridenomina­ta Csalp.

Nelle consegne di Airbus sono inclusi 20 aerei ex «C Series», ridenomina­ti A220. Negli ordini Airbus ha incluso anche 135 A220-300. Pertanto il confronto con il 2017 non è omogeneo.

Dopo la mossa predatoria di Airbus, anche Boeing ha raggiunto un accordo, il 5 luglio dell’anno scorso, per acquisire l’altro grande costruttor­e di regional jet da circa 100 posti, la brasiliana Embraer. L’operazione non è ancora stata perfeziona­ta, pertanto i dati di Embraer non sono inclusi in quelli di Boeing.

Il nuovo presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, tre giorni fa ha definito «rischiosa per gli interessi del governo brasiliano» la fusione di Embraer con Boeing, che secondo gli accordi dovrebbe avere l’80% di una nuova società dedicata alla produzione di piccoli jet commercial­i. È da vedere dunque se l’accordo sarà perfeziona­to o meno.

Mentre entrambi i grandi costruttor­i hanno raggiunto il record di produzione, gli ordini netti sono diminuiti a 1.640 complessiv­i, rispetto ai 2.021 del 2017. Airbus ha il 45,5% dei pezzi totali, Boeing il 54,5.

Si confermano le difficoltà del superjumbo A380, Emirates ne ha ordinato 20, ma sono stati cancellati contratti per 16 velivoli. Sul totale degli ordini netti, Airbus ne ha 676 per aerei più piccoli a un corridoio (A220, famiglia A320), Boeing 675 della famiglia B737. Nella categoria degli aerei più grandi, «wide body», a doppio corridoio Airbus ha 71 ordini netti, Boeing 218 (di cui 109 per il B787, 51 per il B777, 40 per il B767, 18 jumbo 747 cargo).

In Borsa le azioni Airbus sono salite del 3% a 89,68 euro, alle 13 di New York Boeing era in rialzo dell’1,4% a 345,25 dollari.

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