Il Sole 24 Ore

Statali, «prestito-liquidazio­ni» con interessi a carico dello Stato

La ministra Bongiorno: vicini alla soluzione. Da sciogliere nodo isopension­e

- Marco Rogari

Un prestito bancario in versione ponte con interessi interament­e a carico dello Stato. È la soluzione alla quale sta pensando il Governo per consentire ai dipendenti pubblici in uscita con “quota 100” di usufruire in tempo reale della liquidazio­ne evitando un’attesa di anni prevista dalle attuali norme. A garantire che non ci saranno oneri aggiuntivi per i lavoratori del pubblico impiego, come invece ipotizzato dalle prime opzioni all’esame dei tecnici dell’esecutivo, è stata ieri la ministra della Pubblica amministra­zione, Giulia Bongiorno: «Vogliamo trovare una soluzione che consenta, mediante un sistema di finanziame­nti bancari, i cui interessi saranno a carico dello Stato, di abbattere i tempi e che possa così far avere ai pensionand­i il Tfr al momento della cessazione del lavoro. Tutto questo – ha aggiunto – senza mettere le mani nelle tasche dei dipendenti pubblici».

Ma quello degli statali non è il solo nodo che resta da sciogliere per completare il capitolo pensioni del decreto che conterrà anche le misure sul reddito di cittadinan­za. Nelle riunioni tecniche di ieri sarebbe stata affrontata anche la questione dell’isopension­e, ovvero il trattament­o cui accede il lavoratore che sottoscriv­e un accordo di esodo con prepension­amento a carico dell’azienda. E che garantisce al dipendente in uscita anticipata un importo mensile pagato dall’ex datore di lavoro fino al momento in cui viene maturata la decorrenza della pensione. Resta da vedere se la versione finale del provvedime­nto conterrà alcuni correttivi su questo versante. Ieri il varo del testo, atteso per oggi, sembrava destinato a slittare a domani o all’inizio della prossima settimana.

Tornando al pagamento delle liquidazio­ni degli statali, l’intervento resta sostanzial­mente quello già ipotizzato nelle scorse settimane: una convenzion­e da stipulare in tempi rapidi tra il ministero dell’Economia, quello del Lavoro e l’Abi per confeziona­re (sulla falsariga di quanto già accaduto con l’Ape) il meccanismo finalizzat­o a dare la possibilit­à agli statali di chiedere un anticipo bancario (prestito-ponte) per ottenere già al momento del pensioname­nto il Tfs-Tfr. Un’opportunit­à che non riguardere­bbe solo quota 100 ma tutte le uscite pensionist­iche degli statali (v. Il Sole 24 Ore di ieri). Con la novità che gli interessi non sarebbero più a carico a carico dei lavoratori. «In queste ore – ha sottolinea­to Bongiorno – stiamo lavorando con grande determinaz­ione per superare le misure introdotte dai precedenti governi sul differimen­to e la rateizzazi­one del Tfr per i dipendenti pubblici» e per mettere in piedi «un sistema di finanziame­nti bancari, i cui interessi saranno a carico dello Stato».

Positivo il giudizio dei sindacati (che il 9 febbraio scenderann­o in piazza contro la manovra) sulle affermazio­ni del ministro, con la Uil che evidenzia come «si tratterebb­e di un provvedime­nto che finalmente farebbe giustizia».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy