L’ira di Salvini: niente sbarchi e subito verifica con il premier
«Non autorizzo nessuno sbarco». Questa la risposta secca di Matteo Salvini al premier Giuseppe Conte, per il via libera all’intesa raggiunta dalla Ue e dal governo maltese sulla ripartizione dei 49 migranti della Sea Watch e della Sea Eye nella quale è coinvolta anche l’Italia. Il ministro dell’Interno va su tutte le furie e chiede un «chiarimento» immediato agli alleati di Governo e al presidente del Consiglio in vista del suo rientro da Varsavia dove ieri ha siglato un pre-accordo con il leader ultraconservatore del Pis Jaroslaw Kaczynski, in vista delle prossime elezioni europee. Un’intesa che potrebbe ricalcare nella forma il patto di governo con il M5s, ovvero una sorta di contratto tra i sovranisti con 10 comuni priorità. Prima fra tutte, ovviamente, la guerra all’immigrazione.
«Che siano 8 o 88 io non autorizzo nessuno», avverte Salvini, ricordando che sugli sbarchi l’ultima parola spetta al lui: «Il ministro Toninelli autorizza l’ingresso nelle acque territoriali, ma il porto sicuro lo assegna il ministro dell’Interno». Nessun passo indietro, dunque. Anche perché quello sui migranti non è l’unico punto di frizione nell’esecutivo. manca ancora l’intesa sulle risorse destinate alla disabilità e alle famiglie numerose che Salvini vuole dentro il decreto sul reddito di cittadinanza.