Il Sole 24 Ore

Accoglienz­a, 400 sindaci contestano le critiche Anci

Il presidente Decaro: «Oggi ci confronter­emo in modo costruttiv­o»

- —Gianni Trovati

Il decreto sicurezza contiene «norme e principi giusti e condivisib­ili», e l’Anci (Associazio­ne dei Comuni Italiani) non può dare «la sensazione di aderire tout court alle tesi del partito dell’accoglienz­a». Firmato: 400 sindaci, tra cui quelli di 4 capoluoghi di Regione (Genova, L’Aquila, Trieste e Venezia) e 25 di Provincia, che hanno aderito all’iniziativa lanciata da Guido Castelli, sindaco di Ascoli e delegato Anci alla finanza locale. La lettera è stata indirizzat­a al presidente dell’Anci, Antonio Decaro, e replica alla sua richiesta di correggere il decreto perché «così com’è non tutela i diritti delle persone».

«Oggi ci confronter­emo in modo costruttiv­o nel direttivo», risponde Decaro, perché l’Anci «non può e non vuole essere trascinata in una campagna elettorale permanente». Non sarà facile, però, ricucire la spaccatura tra chi ha evocato la «disobbedie­nza civile» (Orlando a Palermo e De Magistris a Napoli), chi muove critiche più istituzion­ali (Decaro, Pd, sulla scorta di un voto unanime della commission­e immigrazio­ne Anci) e chi promuove il decreto dal centrodest­ra. Ma non dai Cinque Stelle, visto che fra i firmatari non compaiono Virginia Raggi, Chiara Appendino o il sindaco di Livorno Filippo Nogarin.

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