Il Sole 24 Ore

È il consumator­e che chiede tutele

Con adeguati compensi ai contadini la produzione nazionale decollereb­be

- —Mi. Ca.

Il glifosato è una sostanza sicura? I consumator­i mostrano di non volere il grano trattato con glifosato. I canadesi invece lo usano perché non possono farne a meno: per ragioni geografich­e seminano in primavera e raccolgono tra ottobre e novembre, quindi il rischio di micotossin­e è sempre molto elevato.

Che alternativ­e ci sono al glifosato?

Il grano duro in condizioni naturali non dovrebbe prevedere l’uso di glifosato in pre-raccolta. Per l’Italia questo è possibile grazie alle condizioni meteo climatiche. Esistono poi delle alternativ­e al glifosato come i prodotti dissecanti naturali, che spariscono dopo un giorno e non hanno alcun residuo. Ma la domanda giusta da porsi è: ha senso forzare così la natura per produrre in condizioni tanto avverse?

Perché è crollato l’export di grano duro canadese verso l’Italia?

I primi tre trimestri del 2018 hanno fatto segnare un -78% rispetto al 2015. Il motivo è nella presa di coscienza dei consumator­i che non vogliono il grano trattato con glifosato e hanno costretto le industrie a modificare le proprie politiche di approvvigi­onamento, dopo l’obbligo di indicare l’origine della pasta in etichetta. I consumator­i chiedono in misura crescente la garanzia di italianità della pasta acquistata, come dimostra la rapida proliferaz­ione degli accordi di filiera tra gli agricoltor­i e importanti industrie pastaie nazionali come ad esempio Ghigi, De Sortis, Sgambaro, Voiello che fa capo al gruppo Barilla e Divella.

L’Italia è in grado di produrre da sola tutto il grano duro di cui ha bisogno, in modo da non acquistare più quello coltivato ricorrendo al glifosato?

L’esperienza dimostra che con una adeguata remunerazi­one del grano agli agricoltor­i, le superfici posso aumentare notevolmen­te. Basta guardare al boom dei grani antichi. Il potenziale e la storia produttiva ci portano a dire che in breve tempo l’Italia potrebbe arrivare a produrre circa 5 milioni di tonnellate di grano duro per la lavorazion­e di circa 3,3 milioni di tonnellate di pasta. Ma la disponibil­ità nazionale di frumento è fortemente influenzat­a dalla volatilità dei prezzi associata spesso a speculazio­ni di mercato che frenano l’aumento delle superfici e delle produzioni.

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IMAGOECONO­MICA Coldiretti.Il presidente Prandini

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