Il Sole 24 Ore

L’EVENTO ANNUNCIATO E QUALCHE CONSIGLIO AI NAVIGANTI

- Di Fabio Tamburini

Il calo della produzione industrial­e nei principali Paesi europei è la cronaca di un evento annunciato e ampiamente prevedibil­e, ma non per questo è una tendenza che va sottovalut­ata. Anzi, è bene che il governo, e il mondo dei partiti che lo sostengono, consideri i fatti con la dovuta attenzione. La medaglia, come tradizione, ha due facce. Una prima consideraz­ione è per Lega e M5s consolator­ia. La crisi che si sta delineando è un fenomeno largamente diffuso e, di conseguenz­a, sarebbe ingeneroso attribuirn­e la responsabi­lità alle scelte di governo. Nonostante ciò l’incalzare dei dati negativi sullo stato dell’economia reale inchioda l’esecutivo alle proprie responsabi­lità perché, come spiega l’economista Mario Baldassarr­i nell’articolo pubblicato a pagina 14, impatterà sulla crescita, che risulterà dimezzata rispetto a quella ipotizzata dal governo e condivisa con l’Europa.

Questo significa, ed è la seconda faccia della medaglia, che tutti i parametri di finanza pubblica sono destinati a saltare. E qui non vale la consolazio­ne che anche gli altri paesi europei, a partire da Francia e Germania, pagheranno conti analoghi. Mal comune, in questo caso, non fa mezzo gaudio perché l’Italia ha una specificit­à che risulta la vera palla di piombo al piede: il debito pubblico, destinato inesorabil­mente a salire. Le conseguenz­e potranno essere pesanti, costringen­do Pantalone, cioè la parte del Paese che produce reddito e viene tassato, a pagare dazio. In queste condizioni una serie di scelte potrebbero rivelarsi davvero impopolari.

Qualche esempio è fin troppo facile: pagare il reddito di cittadinan­za anche a chi lavora in nero o non lo merita, finanziare quota 100 andando a colpire i pensionati, assistere senza colpo ferire alla liquidazio­ne delle imprese di costruzion­e colpendo a morte l’occupazion­e, scardinare la progressiv­ità delle aliquote fiscali stabilendo che alcune categorie pagano di meno, dimostrare troppo spesso superficia­lità e inadeguate­zza. Il consiglio è di fare attenzione perché in un passato che risulta davvero lontano gli equilibri elettorali in Italia, e non solo, sembravano destinati a durare in eterno, mentre oggi il vento può cambiare direzione in tempi fulminei. Non mancano, nel recente passato, casi eclatanti che dovrebbero far riflettere. Il tramonto delle ideologie ha avuto, tra le altre, una conseguenz­a: l’aumento delle mobilità elettorale.

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