Il Sole 24 Ore

Bper, pronto subordinat­o per liquidare l’ente Sardegna

Banca al lavoro per rilevare il 49% del Banco di Sardegna dalla Fondazione Primo passo in vista del piano e dell’operazione su Unipol Banca

- Laura Galvagni

In vista della presentazi­one del prossimo piano industrial­e Bper prova a definire i passaggi chiave di un’operazione da tempo sul tavolo: l’acquisto del 49% del Banco di Sardegna. Quota ancora nel portafogli­o della Fondazione Banco di Sardegna ma oggetto di una lunga trattativa. A valle della quale sarebbe stato definito un primo schema di accordo che prevede una duplice modalità di pagamento per liquidare l’ente: azioni Bper e l’emissione di un prestito subordinat­o. Finanziame­nto, quest’ultimo, che sarebbe peraltro destinato a venir sottoscrit­to dalla Fondazione stessa.

Più nel dettaglio, stando a quanto si è appreso, l’istituto sarebbe al lavoro proprio per definire taglia e condizioni del subordinat­o. La Fondazione Banco di Sardegna ha in carico il pacchetto ad un valore di poco superiore ai 350 milioni di euro. Tale valore, come scritto nel bilancio dell’ente, risulta inferiore però al cosiddetto “valore di libro” del Banco di Sardegna, cioè a quello che scaturisce guardando al patrimonio netto. In particolar­e, quest’ultimo sarebbe pari a 1,2 miliardi di euro complessiv­i per l’intera banca. La cifra finale, quella relativa alla valorizzaz­ione della quota, al momento è coperta dal più stretto riserbo ma presumibil­mente dovrà tenere conto di questi due parametri e, come detto, verrà pagata solo parzialmen­te attraverso uno swap azionario mentre la fetta restante tramite un prestito subordinat­o. Va ricordato, peraltro, che la Fondazione Banco di Sardegna è già azionista di Bper (3%) e dunque la cessione della partecipaz­ione con scambio di titoli rafforzere­bbe l’ente nel capitale della banca. L’istituto e gli advisor stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli di un’operazione che, in ogni caso, rappresent­a il preludio di una più ampia svolta per la realtà guidata dall’amministra­tore delegato Alessandro Vandelli.

A febbraio Bper presenterà il nuovo piano industrial­e e in quella sede fornirà maggiori dettagli anche riguardo alle operazioni straordina­rie in agenda. In primo luogo, il mercato guarda con attenzione a come potrebbe realizzars­i l’acquisto di Unipol Banca. Sul dossier sono già al lavoro i consulenti, Citi per Bper e Mediobanca-Credit Suisse per Unipol. In questo senso, cruciale saranno le condizioni a cui verrà conclusa la trattativa. Il gruppo assicurati­vo è già socio forte della banca con una quota del 15% ma ha l’autorizzaz­ione a salire fino a ridosso del 20%.

Intanto ieri i cda di Bper e di Bper Services hanno deliberato il progetto di fusione per incorporaz­ione della seconda nella prima. L’operazione, come spiegato in una nota, è coerente con il piano di intervento che ha portato alla riduzione delle legal entity appartenen­ti al gruppo, volto a conseguire un migliorame­nto dell’efficienza operativa unitamente a sinergie di costo e ricavo.

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