Via libera a Carbone capo gabinetto al Mef
Ieri il voto del Consiglio di presidenza Giustizia amministrativa: 11 sì e 3 no
Un giurista con solida esperienza amministrativa e impronta internazionale (ha presieduto due comitati Ocse) nel ruolo chiave di Capo di Gabinetto del ministro dell’Economia. Dopo il via libera ieri del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa (11 voti favorevoli e 3 contrari), Luigi Carbone, allievo di Sabino Cassese e Giuliano Amato, arriva in via XX Settembre a rafforzare la squadra di Giovanni Tria. Sostituisce Roberto Garofoli che ha lasciato a dicembre, e che era finito nel mirino in particolare del M5S e delle polemiche contro i “burocrati” del Mef anche perché accusato - ma difeso da Tria - di essere stato la “manina” colpevole di aver inserito in manovra una norma in favore della Croce Rossa Italiana. Carbone, consigliere di Stato e prima ancora giovane consigliere parlamentare del Senato, assume così un incarico di notevole rilevanza all’interno della cerchia di stretti collaboratori del ministro dell’Economia. Nato a Napoli il 1° dicembre 1964, padre di due figli, pianista per vocazione, si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Napoli con lode. Nel 1992 ha vinto il concorso per Consigliere di Stato. Grazie alla sua esperienza internazionale e alla competenza nei temi al confine tra diritto ed economia (dal 2009 è vice presidente del Regulatory Policy Committee presso l’Ocse) è considerato un “risolutore” di problemi. È un giurista con la passione dell’economia e dello sviluppo: è stato anche componente dell’Autorità per l’energia elettrica il gas dal 2011 al 2016.