Moody’s mette il rating Carige sotto esame
Non è un declassamento ma l’agenzia di valutazione Moody's ha messo osservazione il rating “Caa3” di Carige, con «direzione incerta». La scelta, spiega una nota, segue i «recenti eventi di mercato, tra cui le decisioni della Bce e del Governo italiano», che secondo Moody’s, «probabilmente influenzeranno concretamente il rischio per i crediti senior». I possibili scenari, ha sottolineato ieri l’agenzia di rating, includono «una vendita a un partner più forte, una nazionalizzazione o un intervento del regolatore». Queste opzioni «potrebbero essere positive o negative per i creditori a seconda di come le transazioni saranno strutturate». La messa sotto osservazione con «direzione incerta» riflette quindi «il potenziale di questi diversi scenario di avere effetti sui rating sia in senso positivo che negativo».
Intanto, i commissari di Carige stanno accelerando sul bond con garanzie statali che la banca intende emettere al più presto. Paolo Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener sarebbero intenzionati a varare l’obbligazione senior la settimana prossima. Tutto sarebbe pronto e si sta valutando la disponibilità del mercato perché, secondo alcune fonti finanziarie, il bond potrebbe essere da un miliardo do euro ma non è escluso possa anche arrivare essere vicino ai 2 miliardi. Su fronte giudiziario, è stata quantificata in 138 milioni la cifra dell’azione di responsabilità avviata, nel febbraio 2018, per danni di immagine e patrimoniale, nei confronti all’ex presidente dell’istituto, Giovanni Berneschi, e dell’ex numero uno del comparto assicurativo, Ferdinando Menconi, per le malversazioni che un processo penale ha già sanzionato (8 anni e 7 mesi a Berneschi, 8 anni e 6 mesi a Menconi). Per le prossime settimane, poi, è attesa in procura una relazione della Guardia di finanza su un nuovo fronte apertosi nel luglio scorso. Si tratta dell’inchiesta per turbativa di mercato contro ignoti, partita dalle dichiarazioni con cui Vittorio Malacalza (ex vicepresidente di Carige) profilava azioni penali in primis contro l’allora ad, Paolo Fiorentino. L’inchiesta riguarderebbe anche il modo in cui si è cercato di creare una cordata alternativa all’azionista di riferimento di Carige, Malcalza Investimenti.