LE NOVITÀ DELLA RIFORMA
1. Il lessico
La riforma rivede il lessico delle norme fallimentari prevedendo la sostituzione del termine «fallimento» con l’espressione «liquidazione giudiziale». La modifica dovrà operare anche in relazione alle disposizioni penali contenute nella legge fallimentare, garantendo comunque la continuità delle fattispecie
2. L’allerta
Arriva la fase preventiva di allerta destinata ad anticipare l’emersione della crisi. La prospettiva di successo della procedura dipende in gran parte dalla propensione degli imprenditori ad avvalersene tempestivamente. Perciò è stato configurato un sistema di incentivi per chi vi ricorre, e di disincentivi per chi invece non vi fa ricorso anche se ne esistono le condizioni
3. Ritardi ripetuti
Come indicatori della crisi sono individuati gli squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario, rapportati alle specifiche caratteristiche dell’impresa e dell’attività imprenditoriale svolta dal debitore, che possono incidere sulla sostenibilità dei debiti per l’esercizio in corso o per i sei mesi successivi e sulla continuità aziendale, tenuto conto anche della presenza di significativi e ripetuti ritardi nei pagamenti