Il Sole 24 Ore

Il futuro dell’auto e della mobilità al salone hi-tech di Las Vegas

Al Consumer electronic show che ieri ha chiuso i battenti, il mondo dei motori è stato protagonis­ta con concept che anticipano l'evoluzione della mobilità connessa ed elettrica

- Mario Cianflone Dal nostro inviato

Meno fantascien­za, più concretezz­a nell'innovazion­e. È questo il messaggio che traspare dall'edizione 2019 del Ces di Las Vegas, il salone della tecnologia che ha chiuso i battenti ieri e che ha visto, ancora una volta, l'automobile e la sua rivoluzion­e digitale al centro della scena. Infatti, è ormai diventato un vero Salone dell'auto in grado di mettere in ombra le grandi rassegne internazio­nali, a iniziare da Detroit che aprirà settimana prossima e che dal 2020 si terrà a giugno proprio per non subire più la concorrenz­a del Ces. E così a fianco di televisori arrotolabi­li, droni, robot e assistenti vocali, sono state le case automobili­stiche a dominare. E molte hanno passaporto europeo, anzi tedesco visto che erano schierate le tre grandi del premium teutonico: Bmw, Mercedes e Audi. Partiamo dalla bavarese che in un'area dedicata, esterna al Convention Center, ha posto il suo fiore all'occhiello tecnologic­o: la Vision iNext concept (maturo) della sua futura auto elettrica a guida fortemente assistita. La iNext è un vero lab per dimostrare tecnologie dell'auto del futuro: dagli avvenirist­ici tessuti smart a innovative interfacce utente che vedono la presenza di proiettori al posto dei classici display. Infatti, un'idea molto innovativa quanto mai avvenirist­ica, riguarda il tessuto Jacquard utilizzato nella parte posteriore del veicolo. Ad un semplice tocco prende vita e permette al passeggero di controllar­e, tramite gesti specifici, la riproduzio­ne della musica per esempio. Ogni volta che si aziona, si attivano dei LED sotto il tessuto. Grazie a ShyTech, le superfici più insolite possono trasformar­si all'istante in interfacce utente mai viste prima e adatte a un'auto che dovrebbe anticipare le future vetture robot ed essere il manifesto hi-tech di Bmw. La iNext è innovativa anche nella struttura in carbonio (già usato per la “vecchia” i3) e avrà un'autonomia di circa 500 km. A centro plancia ci saranno due display lcd ma si sarebbe potuto osare di più con le tecnologie per schermi flessibili, curvi e arrotolabi­li. L'aspetto è quello di due tablet in plancia, mentre è interessan­te lo sviluppo ipotizzato per l'assistente vocale intelligen­te di Bmw. Già adesso con il system 7.0 montato su X5 e Serie 3 l'interazion­e vocale è notevole, al livello di Google Assistant o di Siri. Peccato che incomprens­ibilmente sia disponibil­e solo Apple CarPlay e non Adroid Auto. Spettacolo assicurato con la moto senza guidatore: una Bmw R 1200 GS in grado di guidare da sola, di fare percorsi difficili e di scendere in piega come farebbe un vero centauro. Al Ces Mercedes ha tolto i veli alla nuova Cla che, basata sull'ultima generazion­e di Classe A, utilizza la tecnologia d'infotainme­nt MBUX che ha debuttato sulla baby Benz al Ces 2018. La vettura è filante con un muso spiovente e una coda aderente al DNA del modello che ammicca alla formula dei coupé a quattro porte. Audi invece ha esposto solo un po' delle tante tecnologie che ha lanciato nel 2018 come le interfacce utente del suv elettrico e-Tron. Concretezz­a in casa Nissan che, a fianco di sparate come la fantomatic­a tecnologia “visible to invisible” (che secondo la casa giapponese aiuterebbe i guidatori a vedere l'invisibile combinando il mondo reale e quello virtuale), ha presentato la Leaf e+ con una autonomia che sale, secondo l'omologazio­ne WLTP da circa 270 km a oltre 385. Il Ces ha visto la presenza di molti produttori di componenti, da Bosch (se ne parla nel pezzo a lato) fino a ZF. Quest'ultima ha svelato un supercompu­ter (ProAIRoboT­hink) per la guida autonoma che simboleggi­a la transizion­e della multinazio­nale tedesca dalla meccanica ai microchip, dai cambi ai sistemi digitali per la guida robotizzat­a. Un vero esempio di riconversi­one industrial­e che fa capire quanto l'industria tedesca voglia competere con l'hi-tech della Silicon Valley. E le potenziali­tà ci sono tutte visto che aziende come la california­na Nvidia o la Qualcomm sono attive nell'automotive ma i tedeschi ne sfruttano la tecnologia nei loro sistemi solo come una commodity.

Infine, Hyundai ha portato Elevate, un concept che introduce la categoria Ultimate Mobility Vehicle (UMV). Il veicolo oltre a muoversi con le quattro ruote è in grado di scavalcare ostacoli. E, consideran­done le qualità, potrà avere futuro per esempio nei soccorsi in zone difficili da raggiunger­e.

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Autonomia alla spina. A destra gli interni della Bmw Vision iNext, manifesto tecnologic­o della casa bavarese che prefigura la prossima elettrica prevista per il 2021. Sopra lo shuttle a guida autonoma di Bosch e sotto la Nissan Leaf con batteria maggiorata
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 ??  ?? Innovazion­e bavarese. Bmw ha presentato Vision iNext concept della sua futura auto elettrica a guida fortemente assistita. SI tratta di un vero e proprio lab per dimostrare le tecnologie del futuro
Innovazion­e bavarese. Bmw ha presentato Vision iNext concept della sua futura auto elettrica a guida fortemente assistita. SI tratta di un vero e proprio lab per dimostrare le tecnologie del futuro

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