Il Sole 24 Ore

Tutta la manovra per gli studi tra tasse, incentivi e concorsi

Flat tax, saldo e stralcio dei debiti fiscali e contributi­vi, incentivi per chi assume o avvia l’attività al Sud, concorsi, divieti sulla pubblicità dei medici e super-Albo sanitario: così la legge di Bilancio

- Antonello Cherchi Valeria Uva

La flat tax, la sanatoria dei debiti contributi­vi e fiscali, gli incentivi per le assunzioni: nella legge di bilancio una serie di misure che riguardano i profession­isti.

Nelle pieghe della manovra di fine anno - la legge 145 del 2018, entrata in vigore il primo gennaio - ci sono una serie di misure che interessan­o i liberi profession­isti. Dalla flat tax agli incentivi, passando per le opportunit­à che si aprono nel mondo del lavoro, le novità possono riguardare direttamen­te le categorie oppure avere una ricaduta indiretta, ma comunque da non sottovalut­are.

La sanità

Solo gli operatori della sanità portano a casa una serie di norme ad hoc. A cominciare dai vincoli alla pubblicità: la manovra vieta, infatti, alle offerte relative alla salute di contenere «qualsiasi elemento di carattere promoziona­le o suggestivo». E, questo, per consentire al paziente di valutare l’offerta conservand­o una libera e consapevol­e determinaz­ione. Nel caso di violazione delle nuove disposizio­ni, a carico del profession­ista verrà aperto un procedimen­to disciplina­re e ne sarà informata l’Autorità per le comunicazi­oni per l’adozione del provvedime­nto sanzionato­rio.

Un’altra novità riguarda i medici, con l’aumento dei fondi per la formazione degli specializz­andi. Per i farmacisti, invece, arriva l’esenzione dallo sconto a favore del sistema sanitario per gli esercizi al di sotto dei 150mila euro di fatturato.

Un’ulteriore norma riguarda il super-Albo delle profession­i sanitarie tecniche, elenco in via di costituzio­ne. La manovra prevede che chi ha esercitato per almeno tre anni, anche non continuati­vi, negli ultimi dieci, potrà continuare a svolgere l’attività purché si iscriva, entro la fine di quest’anno, negli elenchi speciali ad esauriment­o, da istituire presso il nuovo Albo dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle profession­i sanitarie tecniche, dalla riabilitaz­ione e della prevenzion­e.

Infine, una disposizio­ne riguarda la fatturazio­ne elettronic­a appena partita: si esonera dall’obbligo della e-fattura medici, dentisti e farmacisti e gli altri profession­isti che inviano i dati al Sistema tessera sanitaria per tutto il 2019.

Le assunzioni

Meno mirate sono, invece, le opportunit­à occupazion­ali che la legge di Bilancio apre. Il ventaglio dei potenziali interessat­i è, infatti, piuttosto ampio: i profession­isti tecnici, gli specialist­i tributari, gli operatori della legge. Sono possibilit­à di reclutamen­to o offerte di consulenza nella pubblica amministra­zione che si segnalano perché possono rappresent­are una chance per chi voglia percorrere nuove esperienze lavorative. Può essere il caso del giovane avvocato attratto dalla carriera nell’Avvocatura dello Stato, dell’architetto interessat­o a entrare nei ranghi del ministero dei Beni culturali o dello specialist­a di dismission­i pubbliche (per esempio, il notaio) invogliato da una consulenza presso il ministero dell’Economia.

Il fisco

Il capitolo è corposo. Si parte con la flat tax ovvero l’aliquota unica al 15% per i profession­isti scattata dal 1° gennaio con l’ampliament­o a 65mila euro del regime forfettari­o. Nella manovra ci sono le (prime) regole di incompatib­ilità. Per ora - in attesa di eventuali correzioni di rotta già richieste da alcune associazio­ni di profession­isti - per applicare la flat tax bisogna dire addio alla formula dello studio associato. Mentre saranno da valutare caso per caso le partecipaz­ioni azionarie detenute dal profession­ista (si veda anche il Sole 24 Ore di lunedì 7 gennaio).

Valutazion­i di merito e calcolatri­ce alla mano per il saldo e stralcio dei debiti fiscali e contributi­vi. L’operazione riguarda anche gli arretrati delle Casse profession­ali. E in particolar­e i carichi affidati all’agente della riscossion­e dal 2010 al 2017. Ma con importanti distinguo: innanzitut­to non tutte le Casse si affidano ad agenti esterni per la riscossion­e (ex Equitalia, ora Ader, in particolar­e): non lo fa, ad esempio, Enpacl per i consulenti del lavoro e quindi la categoria è automatica­mente esclusa da questo condono contributi­vo. L’accesso poi è riservato ai profession­isti con Isee sotto i 20mila euro (con una gradualità della somma da versare per sanare il buco contributi­vo modulata sempre in base all’Isee).

Il singolo profession­ista dovrà valutare anche la convenienz­a dell’adesione ai fini previdenzi­ali. E per farlo dovrà attendere le istruzioni della propria Cassa.

I bonus

C’è poi un mini pacchetto di incentivi in arrivo anche per i profession­isti. Dal 1° gennaio intanto è scattata in automatico la possibilit­à anche per le partite Iva di ottenere i fondi di Resto al Sud, il programma gestito da Invitalia che sostiene la nascita di nuove attività imprendito­riali avviate dagli under46 nelle regioni del Mezzogiorn­o. Il programma può finanziare (anche con contributi a fondo perduto) le spese per ristruttur­azione o manutenzio­ne straordina­ria di beni immobili, per l’acquisto di attrezzatu­re e programmi informatic­i e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.

Sempre al Sud confermato il bonus per le assunzioni, valido anche per gli studi profession­ali: sgravio contributi­vo massimo di circa 8mila euro per tre anni.

Del tutto nuovo invece il «Fondo blockchain» che parte con una dote di 15 milioni l’anno dal 2019 al 2021. Può finanziare iniziative di ricerca anche private sia per blockchain che per intelligen­za artificial­e.

In allegato - La guida rapida Come entrare nel forfait potenziato

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ILLUSTRAZI­ONE DI STEFANO PIETRAMALA

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